Ticchio: no a macroregioni

Il Vice – presidente della Federazione dei Lucani in Svizzera si dice nettamente contrario “all’ipotesi di accorpamento delle Regioni italiane così come proposto, in Parlamento, con un ordine del giorno dal sen. Ranucci”

&ldquo;Il senatore Raffaele Ranucci &ndash; dice Ticchio – torna a&nbsp;parlare di&nbsp;una ipotesi che pensavamo fosse stata accantonata e propone un ordine del giorno, tra l&#39;altro approvato, che riguarda l&#39;ipotesi di una riforma istituzionale relativa alle macroregioni che da 20 passerebbero ad un numero ancora non ben precisato (la proposta iniziale era di 10), il che andrebbe a penalizzare la nostra Basilicata&rdquo;.<br /><br />&ldquo;Molto pi&ugrave; proficuo&nbsp; &ndash; &egrave; quanto sostiene Ticchio &ndash; sarebbe, invece, sollecitare il Governo affinch&eacute; metta in condizione Matera di essere una degna Capitale europea della Cultura 2019, creando le necessarie infrastrutture per raggiungerla facilmente. Questa&nbsp;&eacute; la vera sfida. Dopo tale premessa &ndash; aggiunge Ticchio – ci appelliamo a tutti i senatori e deputati lucani che in questo momento ci rappresentano in Parlamento, affinch&eacute; uniti, senza distinzione di appartenenza politica facciano fronte comune per contrastare con forza e convinzione questo progetto. Ci rivolgiamo al presidente Pittella, al presidente Lacorazza e a tutti i consiglieri regionali per chiedere anche la loro opposizione con forza all&rsquo;ipotesi di accorpamento delle Regioni. Ricordo ai presidenti Pittella e Lacorazza, ma anche a tutto il Consiglio regionale che, all&#39;inizio di gennaio 2015, &egrave; stato approvata, all&#39;unanimit&agrave;, una mozione contro l&rsquo; ipotesi della creazione di macroregioni e mi chiedo che fine abbia fatto, cos&igrave; come l&#39;ordine del giorno che abbiamo approvato, anche questo all&#39;unanimit&agrave;, il 26 febbraio 2015, in occasione dei lavori della Commissione dei Lucani nel Mondo. Non vorrei, riportando quanto espresso nella riunione di Federazione svoltasi ieri a Zurigo, che queste prese di posizione ufficiali dopo essere state approvate cadano nel dimenticatoio. Quello di cui, noi lucani all&rsquo;estero, abbiamo veramente bisogno &ndash; conclude Ticchio &ndash; &egrave; di essere rassicurati da chi ci rappresenta politicamente a livello regionale e nazionale in merito alla salvaguardia ed alla tutela dei&nbsp; valori culturali, storici, sociali, ideali e civili della nostra Basilicata, fugando il pericolo che eventuali accorpamenti territoriali portino ad una dispersione della identit&agrave; regionale&rdquo;.<br /><br /><br /><br />

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