Ticchio: adottare riforma sistema elettorale regionale

La riforma del sistema elettorale regionale è per il componente della Federazione delle Associazioni Lucane in Svizzera, Giuseppe Ticchio, è uno dei temi fondamentali su cui i Lucani nel mondo devono riflettere

&ldquo;In occasione della giornata dedicata ai Lucani nel mondo, che ricorre ogni anno il 22 maggio, ho ritenuto opportuno rendere esplicita una mia articolata riflessione dal titolo: &#39;Una data da ricordare&#39;&rdquo;. Cos&igrave; Giuseppe Ticchio, componente della Federazione delle Associazioni Lucane in Svizzera.<br /><br />&ldquo;Infatti&nbsp; – spiega Ticchio – in quella occasione ho fatto una panoramica dettagliata su una seria di temi che ci riguardano come Lucani nel mondo, mentre gran parte delle altre argomentazioni cercher&ograve; di svilupparle nell&rsquo;arco di questo scorcio del 2017. Ora mi preme riprendere il tema&nbsp; della riforma del sistema elettorale regionale. La richiesta della riforma del sistema elettorale regionale &egrave; una delle tante proposte elaborata nell&rsquo;arco di questi ultimi 10 anni in seno alle riunioni della Commissione regionale dei Lucani nel mondo, quando il presidente era Pietro Simonetti. C&rsquo;&egrave; stato sempre detto &ndash; sottolinea Ticchio – che, con il nuovo Statuto regionale, era una delle priorit&agrave; del Consiglio regionale. Da allora si sono susseguiti due Consigli regionali e&nbsp;in questo attuale, il terzo, visto che il nuovo Statuto regionale ha concluso l&rsquo;iter istituzionale ed &egrave; in vigore dal novembre 2016, a parer mio non ci sono altri alibi per rinviare la riforma che, viceversa, deve avere priorit&agrave; ed essere portata a termine prima della fine della legislatura regionale&rdquo;.&nbsp;<br /><br />&ldquo;Con piacere e interesse&nbsp;torno su questo tema &ndash; dice Ticchio – subito dopo che, l&rsquo;ex consigliere regionale Pasquale Di Lorenzo, ha rilanciato e sollecitato l&rsquo;urgenza di questa riforma. La richiesta della riforma &ndash; continua – verte sul sistema di collegi uninominali territoriali,&nbsp; il modo pi&ugrave; democratico e trasparente affinch&eacute; tutto il territorio regionale viene rappresentato in consiglio regionale, compreso noi Lucani nel mondo. La nostra proposta &egrave; cosi elaborata: in base alla popolazione attualmente residente &ndash; 575.000 + 125.000 iscritti all&rsquo;Aire dei 131 Comuni, la stessa ammonta ad una popolazione complessiva di 700.000 cittadini lucani. Il tutto diviso per 20 consiglieri da eleggere comporta una media di 35.000 voti per ogni consigliere da eleggere, pertanto, dei 20 consiglieri eletti sul territorio regionale 3 sono riservati ai Lucani nel mondo. Questo &egrave; il modo migliore per rispecchiare democrazia, pluralit&agrave; e rappresentanza territoriale. A questo punto la domanda nasce spontanea: il Consiglio regionale in carica, in questo spezzone di legislatura avr&agrave; la volont&agrave; e la capacit&agrave; di mettere mano alla riforma elettorale regionale e&nbsp; con essa anche ad altre leggi regionali ad oggi rimaste in sospeso e che andrebbero a totale beneficio del popolo lucano. Noi seguiamo quel detto vecchio come il mondo: &lsquo;Chi vivr&agrave; vedr&agrave;&rsquo;&rdquo;.<br />

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