Da oggi fino al 13 maggio presso l’Holiday Inn di Napoli, ha inizio la terza edizione del progetto Fqts (formazione quadri terzo settore) promosso da Forum Nazionale del Terzo Settore, Consulta del Volontariato, ConVol, Csvnet e finanziato dalla Fondazione con il Sud.
Il Forum del Terzo Settore Basilicata che vede ad oggi l’adesione di 25 organizzazioni di carattere nazionale tra Associazioni di Promozione Sociale, Fondazioni, Associazioni di Volontariato, Cooperative Sociali, partecipa al percorso formativo con ben 35 dirigenti associativi provenienti dai vari settori.
Lo scopo di Fqts – spiega una nota diffusa dal coordinatore regionale Gianni Brienza – è quello di favorire il processo di infrastrutturazione sociale delle sei regioni del Sud Italia che partecipano al progetto (Basilicata, Campania, Puglia, Calabria,Sicilia,Sardegna) con l'obiettivo di formare in maniera significativa i responsabili di organizzazioni e reti di Terzo Settore che, acquisendo capacità di lettura dei fenomeni di cambiamento in atto, l'impatto che questi hanno nella società e nelle organizzazioni, la conoscenza delle dinamiche socio-economiche,dovranno poi avere la capacità di costruire e mantenere relazioni non strumentali con i diversi attori sociali, oltre che operare in rete e condurre processi di cambiamento ,orientare l'opinione pubblica ad una più facile comprensione del flusso di informazioni inerenti il Terzo Settore.
"Il processo di infrastrutturazione sociale per il Sud, e nel nostro caso per la Basilicata, – aggiunge – è importante poichè la solidarietà organizzata è un fenomeno in continua crescita, sottolineando la capacità dei lucani di auto-organizzarsi per dare risposte soddisfacenti a diversi bisogni di cittadinanza.
Non del tutto spiccata è la capacità di creare e mantenere reti di collaborazione stabili e concertazioni con gli organi istituzionali e le pubbliche amministrazioni, proprio su questi aspetti si è basato il lavoro delle precedenti edizioni di FQTS , e i risultati sono più che soddisfacenti in virtù delle attività di rete sviluppatesi sul territorio lucano.
La Regione Basilicata, tra i pochi meriti ascrivibili all’attenzione dedicata al Terzo Settore, uno lo ha guadagnato, quello di aver precorso i tempi e aver adottato già nel 1997 la L.R n 25. Una legge che di fatto anticipa la 328/00 in cui viene rivisto il sistema integrato dei servizi e adottati i piani sociali di zona; garantendo in qualche modo un' adeguata politica sociale. Di fatto le politiche e i sistemi di welfare che si sono innestati con questo impianto legislativo si basano essenzialmente sul finanziamento pubblico sia per il privato che per alcune organizzazioni di volontariato che erogano servizi a fronte di disponibilità provenienti dalla Pubblica Amministrazione.
Oggi la Basilicata, in un contesto socio economico certamente plurale ma fortemente precario, con l'aumento significativo degli indici di povertà reale e la revisione complessiva del sistema sanitario regionale, pone attraverso l'istituzione delle aree programma i canali d'accesso ad un nuovo assetto della regione, un nuovo modo di concepire la spesa pubblica e il suo utilizzo".
Le organizzazioni che prendono parte in Basilicata alla formazione – conclude la nota – sono : Arci, Acli, Aics, Auser, Avis, Associazione Prima Persona, ADA, AICAT, CSV, Confcooperative, Fidas, Fondazione Marina Sinigaglia, Legambiente, LegaCoop , WWF, Rose di Atacama.
BAS 05