“L’acqua è una risorsa finita fondamentale per gli equilibri naturali. I fiumi non sono solo semplici nastri azzurri ma scrigni preziosi che conservano il ricchissimo patrimonio della biodiversità”. Così il presidente Legambiente Basilicata Marco De Biasi durante la conferenza stampa di presentazione del progetto “Terre d’acqua” promosso dalla rete degli Osservatori e dei Centri di educazione ambientale e alla sostenibilità di Legambiente in Basilicata (“Il Vecchio Faggio” di Sasso di Castalda, “Oasi Bosco Faggeto” di Moliterno, “Bosco dei Cigni” di Grumento Nova, “ I Calanchi” di Montalbano Jonico, “Melidoro Pollino” di Valsinni) insieme all’Osservatorio Ambiente e Legalità in partenariato con Acquedotto Lucano e Autorità d’Ambito Territoriale Ottimale – Servizio Idrico Integrato Basilicata e finanziato dal programma regionale Epos – Programma strategico 2010-2013 per l’educazione e la promozione della sostenibilità ambientale nell’ambito del bando 2011 “A… come acqua”.
“L’acqua – ha continuato – è un bene comune e gli italiani l’hanno ribadito in massa l’anno scorso con il referendum, che va rispettato. La gestione dell’acqua deve dunque tener conto di entrambe le cose, le esigenze dello sviluppo umano da un lato e la conservazione degli equilibri naturali dall’altro. In particolare in Basilicata, terra ricchissima d’acqua tanto da contribuire in maniera considerevole allo sviluppo di una grande regione come la Puglia. L’uso del bene – ha concluso – deve essere quindi più equilibrato e razionale: tutti, imprese, cittadini e istituzioni devono sempre più responsabilizzarsi rispetto al suo uso”.
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