Per il consigliere del Pd “la costituzione di questo distretto con la firma del decreto da parte del ministro Franceschini porta la Basilicata ad essere, nel settore del turismo, terra di innovazione”
Il consigliere regionale del Pd Vito Santarsiero esprime “grande apprezzamento per l’importante obiettivo raggiunto con la firma, da parte del ministro Franceschini, del decreto definitivo che istituisce il distretto di turismo rurale ‘Terre di Aristeo’, riconoscendo l’impegno delle amministrazioni locali, della Regione e dei privati”.<br /><br />Per Santarsiero “si tratta di un risultato importante per l’intera regione considerato che con la costituzione di questo distretto la Basilicata potrà essere, nel settore del turismo, terra di innovazione per lo sviluppo locale sia nella esaltazione delle identità storico – ambientali locali che delle produzioni tipiche attraverso un nuovo ed integrato ruolo delle istituzioni ed un nuovo rapporto tra pubblico e privato”.<br /><br />“Sarà anche occasione per una rinnovata attenzione nei riguardi dei grandi attrattori dell’area interessata – aggiunge il consigliere del Pd -, una dimensione nazionale per il nostro territorio che coincide con un’area interna nella parte Nord della nostra regione, particolarmente bisognosa ma anche particolarmente adatta a svolgere con efficacia il ruolo di promotore di una forma innovativa di sviluppo delle comunità territoriali, salvaguardando ed esaltando i rapporti di filiera che il turismo rurale rappresenta. Particolarmente importante il fatto che il tutto accada in un contesto che è anche quello di poter fruire della grande opportunità rappresentata da Matera 2019”.<br /><br />“Risolta questa prima parte del percorso – conclude Santarsiero – vanno immediatamente attivate tutte le altre azioni istituzionali e non, per le quali la Regione potrà svolgere un ruolo estremamente significativo ed incidente anche per i rapporti nazionali così come previsto dalla legge 106 del 2014 istitutiva dei distretti stessi. Terre di Aristeo rappresenta anche l’occasione per la definizione di un piano integrato teso ad una adeguata infrastrutturazione di un’area che oggi presenta gravi limiti nei collegamenti”.
