Il consigliere di Lb-Fdi: “Sforati i limiti di legge negli scarichi di Tecnoparco, anche in Valbasento la storia si ripete”. “Quali le motivazioni per le quali l’Arpab non ha reso pubblici in maniera tempestiva i risultati del monitoraggio?”
“L’Arpab ha pubblicato in questi giorni, sul suo sito istituzionale, i risultati di alcune analisi, condotte l’ 8 giugno scorso, su un campione prelevato allo scarico dell’impianto di Tecnoparco, a Pisticci scalo. I risultati del campionamento hanno evidenziato che il parametro dei solventi organici aromatici è risultato superiore ai limiti imposti dalla legge”. E’ quanto afferma il capogruppo consiliare di Laboratorio Basilicata – Fratelli d’Italia, Gianni Rosa, che puntualizza: “ricordiamo che i solventi aromatici sono composti particolarmente tossici connessi alla filiera dei reflui del petrolio. Il limite imposto dalla legge è 0,2 mg/l, il valore riscontrato dal campionamento è stato, invece di 1,69 mg/l. Parliamo, quindi, di uno sforamento pari quasi a 10 volte il limite consentito”.<br /><br />“Abbiamo presentato oggi un’interrogazione urgente al Presidente della Giunta – comunica Rosa – in cui chiediamo di conoscere: le motivazioni per le quali l’Arpab non ha reso pubblici in maniera tempestiva i risultati del monitoraggio effettuati a giugno scorso, attendendo cinque mesi per la pubblicazione; cosa ha comportato, per la salute dei cittadini e per l’ambiente, lo sforamento dei limiti di legge; quali provvedimenti la Giunta regionale ha posto o vorrà porre in essere nei confronti di Tecnoparco per la vicenda in oggetto e, infine, cosa si intende fare per assicurare, nell’immediato futuro, controlli più serrati e una verifica dei riscontri più tempestiva”.<br /><br />“Vogliamo ricordare – sottolinea Rosa – che l’impianto di trattamento e smaltimento dei reflui petroliferi, di pertinenza di Tecnoparco Valbasento spa, è stato coinvolto nei mesi scorsi nella vicenda giudiziaria, nell’ambito dell’ordinanza del Gip del Tribunale di Potenza che ha contestato il reato di traffico illecito di rifiuti in relazione ai reflui del Centro Olio di Viggiano. Vicenda per cui era stato disposto il sequestro preventivo del suddetto impianto. E, andando a ritroso nel tempo – aggiunge il consigliere – in diverse occasioni, Tecnoparco è stato oggetto delle nostre interrogazioni per procedure dubbie e irregolari nel processo di smaltimento rifiuti. Come per il Centro Olio di Viggiano, la storia di ripete senza che nulla sia cambiato. Quando avremo finalmente la certezza che tutto viene svolto in ottemperanza dei parametri di legge e, soprattutto, nel rispetto della salute dei cittadini e della salvaguardia dell’ambiente?”.<br /><br />“Aspettiamo che il Governo regionale – conclude Rosa – ci dia delle risposte chiare ma, soprattutto, che prenda immediati provvedimenti nei confronti di Tecnoparco”.<br />