“Abbiamo, nei giorni scorsi, volutamente scelto di esimerci dall’intervenire in merito alla vicenda legata alla riapertura dei termini del bando per il rinnovo dell’assemblea regionale del Forum dei giovani. Crediamo che lo stesso debba rimanere fuori dalla discussione, che ovviamente va oltre il forum, sviluppatasi nei giorni scorsi ed alimentata dal ping pong di dichiarazioni e che di sicuro non aiuta ad affrontare in modo sereno le questioni di merito”. È quanto si apprende in un lungo commento del segretario regionale dei Giovani democratici Felice Tauro.
“Ci pare doveroso, seppur superfluo – riferisce il segretario Gd – dover ribadire la nostra stima nei confronti dell’assessore alla formazione Vincenzo Viti, che anche se in carica da poco tempo, ha già dimostrato, in un rapporto di serena ed aperta interlocuzione con le rappresentanze del mondo giovanile, di avere le competenze e la visione per poter intelligentemente riformare gli strumenti che riguardano il mondo delle giovani generazioni, non ultima la revisione della legge regionale per il diritto allo studio ormai vecchia di 30 anni. Crediamo che – ricorda Tauro – in un momento di forti cambiamenti, di sempre meno tollerabili disagi ed incertezze che le giovani generazioni ormai soffrono da troppo tempo, in una regione come la Basilicata, sia fondamentale ripensare gli strumenti, anche legislativi, che toccano le politiche giovanili. Pensiamo che in tempi di crisi profonda delle forme della rappresentanza, ogni iniziativa che sostiene i temi del coinvolgimento nella vita democratica e incoraggia l’allargamento dei confini della partecipazione è meritevole di grande attenzione ed interesse. Il Forum dei Giovani, in un quadro di profondo distacco tra nuove generazioni ed Istituzioni tradizionali, può e deve svolgere un ruolo di grande rilevanza, perfezionandosi nella sua funzione di strumento che sa accompagnare i giovani in un percorso di apprendimento alla partecipazione civile, sociale e politica e sa destare la loro presenza attiva nella sfera pubblica di discussione”.
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