Tancredi Giordano (Ugl) su vertenza lavoratori Lucania Resine

“L’azienda Lucania Resine dalla gestione Iervolino, già nel 2005 con il passaggio alla System Group e con relativa ristrutturazione aziendale, registrò una perdita di 14 unità. I dipendenti restanti, senza soluzione di continuità, furono interessati a diversi cambi di società: Lucania resine S.p.A., Lucania resine Group S.p.A. ed infine, Lucania resine s.r.l. con relativo taglio del personale pari al 50% dell'organico. Ora non permettiamo che si giochi sui posti di lavoro”. Lo ribadiscono in una nota i segretari dell’Ugl Basilicata Giovanni Tancredi e Pino Giordano che hanno partecipato all’incontro in Confindustria Basilicata insieme a Cgil, Cisl e Uil.
“La Lucania Resine- aggiungono – doveva rappresentare per il territorio lucano, l'azienda leader nella produzione di tubazioni in PVC oltre che di quelle in polietilene. Oggi, se non fossero avvenuti tanti passaggi anomali di gestione, doveva garantire un numero elevato di occupati per soddisfare una produzione completa per le diverse tipologie di applicazione: condotte per fognature, acquedotti, irrigazione, gasdotti, cavidotti e drenaggi. Il tutto invece si racchiude, come per altre innumerevoli aziende Lucane, con dichiarati esuberi strutturali. In Confindustria – continuano Tancredi e Giordano – prendiamo atto che ancora una volta per contrazione di commesse, l’azienda si vede costretta a ridurre l’attività delle maestranze dello stabilimento Lucano e nonostante una lunga discussione l’azienda non è voluta entrare nel merito. Ci vediamo costretti – continuano a chiedere in un tavolo congiunto di rendere noto il piano industriale e gli eventuali esuberi. L’Ugl –dicono ancora- sarà promotrice affinché si attivi un tavolo regionale per scongiurare che parecchi lavoratori restino fuori dal contesto lavorativo. Alla Lucania Resine chiediamo inoltre di aver dati sulla sicurezza dello stabilimento. L’Ugl – concludono Tancredi e Giordano – invita Cgil, Cisl e Uil ad unire tutte le forze per scongiurare che nessun lavoratore della Lucania Resine possa finire nel tunnel della mobilità”.

BAS 05

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