“Renzi finalmente ha avuto modo di vedere da vicino che la Basilicata non è solo petrolio ma Regione composta da persone che con immensi sacrifici lavorano contribuendo nel rilanciare l’economia italiana. Se non si considera il Sud, l’Italia intera non parte e come da Melfi tanto si è fatto per far diventare l'industria italiana più forte nel mondo grazie ai lavoratori di questa fabbrica e al loro coraggio, tanto si può fare per risollevare il nostro Paese”.
Lo hanno detto i segretari dell’Ugl Basilicata Giovanni Tancredi e Pino Giordano in occasione della visita del Presidente del Consiglio Matteo Renzi nello stabilimento Fca di Melfi.
Per i sindacalisti, “Renzi sa benissimo che il lavoro non si crea con le chiacchiere, tutti devono prendere esempio dalla grande strategia dell’A.D. Fca Marchionne che unitamente a noi sindacato, ha potuto e voluto scommettere sul rilancio dalla Basilicata e di quello che oggi è il colosso dell’auto Italiana nel Mondo. L’Ugl ha condiviso con il Lingotto ed alle altre oo.ss., accordi che sembravano anche impopolari – proseguono i segretari Ugl – consapevoli del rischio alto ma, è risultato vincente. Questo si è potuto fare confrontandosi su un percorso sindacale, non unilaterale. L’annuncio di altre mille assunzioni nel comprensorio di Melfi, dà ragione alla Basilicata composta da una forza lavoro eccellente capace di spingere ad alti livelli uno stabilimento che funziona e che quotidianamente scrive belle pagine di storia lavorativa. E se gli addetti Fca hanno un entusiasmo eccezionale è perché si sentono tutelati, garantiti e soddisfatti dal sindacato. Per tanto – concludono Tancredi e Giordano – in un Paese come l’Italia è impossibile imporre un sindacato unico: l’Ugl ribadisce assolutamente no alla proposta di Renzi auspicando di potersi confrontare in autunno alla sua prossima venuta non privata ma, Istituzionale”.
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