Taccardi (Fedir Sanità) su incarichi coordinamento Aor San Carlo

"In merito alle notizie apparse sulla stampa su impulso dei consiglieri regionali Avv. Michele Napoli e del Dr. Gianni Rosa, si ribadisce quanto già affermato con il comunicato stampa dello scorso 9 gennaio in merito alla vicenda degli incarichi di coordinamento di Area conferiti dall’Azienda Ospedaliera Regionale San Carlo.
Tralasciando ogni ombra di facile speculazione per i termini ed i toni usati, si ribadisce non solo la piena legittimità normativa e contrattuale, ma anche la meritorietà di una iniziativa che consente di rilanciare la cura della realizzazione delle progettualità in un momento di diffusa paralisi degli aspetti organizzativi della sanità lucana". Lo dichiara in una nota Maria Eva Taccardi, segreteria regionale Fedir Sanità Basilicata (Federazione dirigenti e direttivi della Sanità).
"Innanzitutto – prosegue –  va fatta chiarezza che non trattasi di incarichi ex-novo, ma di funzioni temporanee di coordinamento che in via sperimentale sono state attivate, secondo il vigente Atto Aziendale e quello che resta della contrattazione del lavoro, per il coordinamento operativo di progetti di rilevanza strategica secondo la programmazione sanitaria regionale, o almeno di quel che ne resta. Per tali motivi e per l’esigenza non più dilazionabile di avviare l’allestimento di strumenti di integrazione trasversale, questo sindacato ha apprezzato il profilo delle funzioni temporanee di coordinamento affidate a personale in servizio, senza ricorrere a chiamate extra-regionali, che come tale e come dovrebbe essere noto, non richiede procedure autorizzatorie secondo la normativa vigente, e la focalizzazione proprio su aspetti di integrazione tra strutture e di gestione per progetti volti ad accelerare la realizzazione di obiettivi strategici.
Sembra poi alquanto incredibile quanto viene riferito circa un presunto inserimento dell’Assessore al ramo in una vicenda meramente gestionale, peraltro su atti non soggetti a controllo ai sensi di legge e senza aver chiarito ragioni di legittimità e merito.
Come già evidenziato a suo tempo, in assenza del più volte annunciato e più volte rinviato atto di progettazione regionale per l’organizzazione degli assetti aziendali e dei servizi sanitari, questo sindacato ha condiviso il merito di una iniziativa che si è posta come primo passo per la soluzione di criticità indotte da diverse annualità di blocco delle politiche del personale in sanità, freni e frizioni che incidono moltissimo soprattutto sulla possibilità di tenuta dei processi gestionali ed amministrativi che richiedono continuità ed assiduità, essenziali ed indispensabili per il buon funzionamento dei processi assistenziali alla luce della necessità di realizzare le innovazioni previste sui versanti della sostenibilità dei costi, della qualità delle risposte e della tempestività delle azioni. Tali iniziative sono invece da salutare con favore per la potenzialità di rimozione delle innumerevole paralisi verificatisi presso le Aziende, pur in presenza di strumenti di coordinamento addirittura strutturati ed onerosi come nel caso della gestione interaziendale dei sinistri (peraltro non funzionante).
Si rilancia invece l’esigenza di riprendere il confronto di merito sul metodo di una seria progettazione degli assetti organizzativi delle aziende sanitarie, a partire dall’esperienza infelice della mera applicazione parametrica proposta in coda alla precedente legislatura regionale, con l’ esplicitazione del modello di riferimento e delle logiche organizzative, come normalmente si usa, l’adeguata valorizzazione delle professionalità esistenti nel servizio sanitario regionale ed un piano per la transizione.
Questa sigla quindi ribadisce l’apprezzamento, ne ripropone l’esempio ed è pronta a continuare a dare il suo contributo per concorrere, assieme alle altre organizzazioni sindacali e con le necessarie dosi di responsabilità ma anche di realismo e coraggio, a definire gli accorgimenti necessari per preservare e migliorare la sanità lucana e consentire il concreto raggiungimento degli obiettivi di servizio ai cittadini".

BAS 05

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