“La vicenda della moglie del Direttore Generale del dipartimento ambiente, socia della società di ingegneria Med.Ing., che ha ricevuto importanti commesse da parte di società riconducibili all’Eni, fa emergere ancora una volta l’esistenza di situazioni di conflitti di interesse da parte di Dirigenti Generali della Regione Basilicata”. E’ quanto dichiara in una nota stampa Angelo Summa, segretario generale Cgil Potenza. “Quello che rileva non è l’entità della quota di partecipazione societaria (20%), nè l’esiguo dividendo percepito dalla moglie del Direttore Generale, ma la circostanza che la società in questione abbia ricevuto autorizzazioni ambientali dalla Regione Basilicata e nello specifico dal Dipartimento Ambiente, diretto appunto dall’Ingegnere Viggiano. La gravità risiede nel fatto che il Direttore Generale abbia considerato ‘normale’ che la moglie potesse far parte di una società direttamente coinvolta nelle attività del Centro Oli di Viggiano, sulle quali egli stesso esercitava il ruolo di controllo. Questa vicenda, pone la necessità di costituire un assetto dei controlli ambientali che garantisca la piena trasparenza ed autonomia dei soggetti preposti a tali importanti e delicate funzioni”.
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