Al di là della vicenda giudiziaria, che ha portato ad assumere da parte dell’Asp prima, e della Regione poi, la decisione di procedere alla revoca dell’autorizzazione alle attività, ad oggi non si è ancora individuata alcuna soluzione concreta per la riassunzione dei lavoratori della ex clinica Luccioni, completamente abbandonati a se stessi, da 13 mesi licenziati e ancora senza alcuna prospettiva di ricollocazione. Tanti annunci e nessuna ipotesi che realisticamente possa far intravedere una speranza ai 30 lavoratori”.
E’ quanto si legge in una nota di Angelo Summa, segretario generale Cgil Basilicata.
“Una vertenza, questa della ex clinica Luccioni, che – continua Summa – richiama tutta la classe dirigente regionale a misurarsi in un confronto trasparente e costruttivo teso a ricercare soluzioni nell’ambito del sistema sanitario regionale attraverso un percorso dentro l’attuale quadro dei servizi sanitari accreditati.
Si apra un tavolo di confronto subito, basta con i rimpalli e con inutili e improduttive discussioni; si portino fuori dal limbo della disoccupazione questi lavoratori dando loro una prospettiva concreta di ricollocazione”.
“Le funzioni pubbliche, a tutti i livelli, devono essere a servizio dell’interesse generale: i 30 lavoratori, senza stipendio e senza alcuna forma di sussidio alla disoccupazione, rappresentano una priorità. Mi auguro – conclude- che lo stesso sentire sia patrimonio dell’intera classe dirigente di questa Regione”.