“La crisi ha messo e sta mettendo a dura prova la tenacia dell’imprenditoria che, comunque, sta resistendo come un soldato in trincea in attesa del momento propizio o dei rinforzi per un attacco. Siamo in piena 'guerra' e tutti, Istituzioni e parti sociali, sono nelle proprie trincee a studiare possibili piani di battaglia”.
E’ quanto afferma Giuseppe Suanno, presidente del Distretto agroindustriale rurale del Pollino-Lagonegrese e co-presidente dell’Alleanza delle cooperative italiane di Basilicata, all’indomani dell’incontro organizzato dal presidente della Comunità del Parco nazionale del Pollino, Berardone, per la promo-valorizzazione dell’agricoltura dell’area Parco.
"Sono le imprese – secondo Suanno – le uniche realtà che possono generare occupazione (considerato che il pubblico da noi è già al 50% del Pil) ma per fare questo è necessario agire in fretta (il fattore tempo è determinante) e, prendo spunto dalla presentazione delle linee del PSR: occorre che tra le priorità indicate si parta dalla priorità 0 (zero) che, guardando alle reali condizioni del nostro tessuto imprenditoriale, trovi nel consolidamento, nel credito, nella patrimonializzazione delle imprese i veri pilastri su cui costruire la nuova programmazione ed avere imprese in grado di candidarsi ai benefici previsti dai futuri bandi. Lo affermerò in ogni circostanza – ricorda il presidente del Distretto agroindustriale – a rischio di essere ripetitivo, ma devo farlo per la responsabilità del ruolo che occupo ma, soprattutto, per la responsabilità che vivo quotidianamente come imprenditore: abbiamo il dovere di chiedere a chi ha il dovere di predisporre gli strumenti per sostenerci di ascoltare chi quegli strumenti dovrà utilizzare. E’ una semplice regola di buon senso ma, purtroppo, viviamo una fase nella quale la normalità assume il carattere dell’eccezionalità. La politica – conclude – dovrebbe cedere il campo e dare spazio alla responsabilità imprenditoriale tagliando la politica improduttiva, quella che guarda alle punte delle proprie scarpe e non alza lo sguardo verso l’orizzonte, proiettandosi verso il futuro".
bas 07
