Strage braccianti, Romaniello: sì a iniziative istituzionali

Il capogruppo Sel in Consiglio regionale chiede azioni “a tutela degli operai agricoli che nelle grandi campagne di raccolta dei prodotti ortofrutticoli raggiungono i campi del Metapontino come del Vulture-Alto Bradano”

&ldquo;Alla commozione per la strage di braccianti rumeni che insieme ad altri lavoratori bulgari, rimasti feriti, viaggiavano sulla 106 Jonica nel territorio di Trebisacce per raggiungere aziende agricole del Metapontino, deve far seguito l&rsquo;iniziativa politica ed istituzionale a tutela degli operai agricoli che nelle grandi campagne di raccolta dei prodotti ortofrutticoli raggiungono i campi del Metapontino come del Vulture-Alto Bradano&rdquo;. A sottolinearlo &egrave; il capogruppo di Sel in Consiglio regionale Giannino Romaniello che aggiunge: &ldquo;in attesa della ricostruzione delle modalit&agrave; dell&rsquo;incidente stradale, per accertarne le responsabilit&agrave;, la causa del nuovo altissimo prezzo di vite umane &egrave; sempre la sicurezza del trasporto dei lavoratori e del loro reclutamento a condizioni di salario tipiche del caporalato. Dopo la campagna di raccolta delle fragole partir&agrave; quella del pomodoro con l&rsquo;arrivo nel Lavellese di centinaia e centinaia di lavoratori extracomunitari. Le istituzioni, a partire da quella regionale, non possono farsi trovare &#39;puntualmente&#39; impreparate a gestire i servizi di accoglienza proprio come gli uffici del lavoro per il controllo sul reclutamento e avvio al lavoro della manodopera agricola&rdquo;.<br /><br />Romaniello sollecita, inoltre, un intervento dell&rsquo;assessore al Lavoro Pittella per verificare l&rsquo;attuazione della recente legge sull&rsquo;emersione del sommerso e garantire &ldquo;una pi&ugrave; efficace definizione dei parametri di regolarit&agrave; e congruit&agrave; del lavoro; alcune modifiche in materia di Progetti di emersione; la diminuzione dei componenti dell&rsquo;Osservatorio per il contrasto al lavoro irregolare con la presenza delle varie categorie pi&ugrave; rappresentative del mondo del lavoro al fine di evitare la costituzione di un organismo pletorico&quot;.<br /><br />&quot;La realizzazione di specifici &#39;progetti di emersione&#39; – continua il capogruppo di Sel – non pu&ograve; che essere assunta e condivisa fra e con le categorie produttive interessate. La legge detta le norme ed i vincoli generali; spetta al corpo vivo della societ&agrave; di Basilicata assumere il tema della emersione come uno dei fattori distintivi su cui investire per creare lavoro stabile, sicuro e di qualit&agrave; per un nuovo modello di sviluppo della Basilicata&rdquo;.<br /><br />&ldquo;Quanto al Cie di Palazzo – conclude Romaniello &ndash; ribadisco la netta opposizione alla sua riapertura che non tiene conto della contrariet&agrave; espressa da istituzioni (compresa la Regione), associazioni e cittadini, favorevoli a ben altro uso (da concordare con la comunit&agrave; di Palazzo) con la proposta di intitolare la struttura a Placido Rizzotto, sindacalista socialista ucciso dalla mafia corleonese per aver difeso le ragioni dei contadini di fronte al grande latifondo. Diventa comunque necessario, in tempi ravvicinati, fare il punto del Piano di interventi dei servizi di accoglienza al fine di evitare che si ripeti, anche quest&rsquo;anno, quanto denunciato dall&rsquo;Associazione Libera Basilicata, che pure aveva sollecitato l&rsquo;apertura del &#39;tavolo della corresponsabilit&agrave;&#39;, inspiegabilmente ignorata, per il mancato coinvolgimento del volontariato e dell&rsquo;associazionismo nei servizi di assistenza ai lavoratori immigrati stagionali&rdquo;.<br />&nbsp;&nbsp;

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