“La riunione tenuta oggi in sede di Prefettura a Potenza sulla questione delle Stazioni di servizio di Galdo di Lauria, ha messo in luce, ancora una volta, l’atteggiamento supponente e tracotante dell’ANAS nei confronti del territorio lucano e dei lavoratori interessati”.
Lo dichiarano Antonio Deoregi (UIL Basilicata) e Rocco Della Luna (UILTuCS Basilicata) al termine dell’incontro cui hanno partecipato oltre alle OO.SS. anche la Regione Basilicata con gli assessori Pittella e Braia, il Comune di Lauria guidato dal Sindaco e la Confapi di Basilicata.
“Riteniamo, a questo punto, – riferiscono, con rammarico, Deoregi e Della Luna – interrotta ogni trattativa tesa a trovare una soluzione condivisa e da oggi metteremo in campo un percorso di protesta che avrà inizio con una manifestazione, congiunta e condivisa con i soggetti presenti al tavolo, che si terrà nella giornata di Venerdì 9 agosto a partire delle ore 9.30 con un presidio sotto gli Uffici dell’ANAS Alta Sorveglianza a Galdo di Lauria per poi, in quella sede, valutare azioni di lotta più incisive”.
“La proposta dell’ANAS – continuano Deoregi e Della Luna-, invece, offende la dignità dei cittadini dell’area e dei lavoratori che hanno dimostrato, una volta di più, il grande senso di responsabilità che li ha sempre contraddistinti. Infatti, nel momento in cui il Prefetto chiedeva di permettere l’apertura del nuovo tratto in assenza di manifestazioni di protesta, i lavoratori ed il sindacato hanno immediatamente recepito tale indicazione per rispetto istituzionale e nella speranza che la mediazione tentata, e non riuscita, del Prefetto portasse ad un esito positivo”.
“Oggi, purtroppo, dobbiamo registrare che pur attingendo risorse pubbliche, anche dai fondi FAS della Regione Basilicata, l’ANAS fa cassa calpestando i cittadini lucani ed anche la loro nota dignità morale. Pertanto, – concludono Deoregi e Della Luna -poiché come UIL riteniamo che le due Stazioni di servizio rappresentino una irrinunciabile risorsa economica (visto anche il notevole indotto interessato), invitiamo i cittadini dell’area a solidarizzare con i lavoratori nella protesta perché il momento impone di difendere a denti stretti non solo i posti di lavoro ma il futuro di tutta l’area. Per lo sviluppo servono infrastrutture adeguate e moderne ma queste devono rappresentare un volano per lo sviluppo e non una zavorra per il lavoro”.
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