Il dibattito sulla proposta di legge sul nuovo Statuto della Regione è stato aperto da una relazione del presidente della prima Commissione
“Uno Statuto atteso strumento sempre più indispensabile per la nostra comunità, che ha bisogno di una nuova rappresentazione e di un nuovo modo di essere Regione rispetto alla profonda crisi del regionalismo, alle modifiche in atto dell'assetto istituzionale del Paese, rispetto al nuovo protagonismo che oggi l'Europa chiede ai territori, e soprattutto rispetto alle nuove sfide poste dalle profonde trasformazioni del tessuto sociale ed economico che richiedono istituzioni riformate, più moderne ed efficienti ed un rinnovato rapporto con i territori e le sue varie forme di rappresentanza”.<br /><br />Così Vito Santarsiero, presidente della prima Commissione (Affari istituzionali), ha riassunto questa sera in Aula il senso della discussione svolta in questi mesi sulla nuova Carta dei principi della Regione Basilicata. Una discussione sviluppata “in 39 sedute di Commissione, di cui 12 dedicate ad audizioni con 22 soggetti auditi, 377 emendamenti esaminati, 14 incontri pubblici complessivi sul territorio con oltre 1500 presenze, oltre 100 interventi e 11 documenti presentati. Tutto ciò ci consente di dire che quello che approveremo sarà davvero lo Statuto dei lucani”.<br /><br />Uno Statuto basato su principi che impegnano “le istituzioni regionali a tradurli in politiche pubbliche per il territorio e in atti legislativi e amministrativi coerenti” e che “ruotano intorno a cinque parole chiave che tendono a raccordare l'eredità del passato, la dialettica ed i valori condivisi del presente, la prospettiva del futuro: la identità, la persona, la solidarietà, la democrazia, la sostenibilità”.<br />