Statuto regionale, riunione della Conferenza dei capigruppo

Avviata la discussione sul metodo da seguire per riscrivere la carta che raccoglie i principi fondamentali dell’istituzione regionale. Folino esprime apprezzamento “per la qualità e la pacatezza del confronto”

"Fare tesoro dell’esperienza, purtroppo infruttuosa, maturata delle due precedenti legislature, per riaprire il cantiere dello Statuto, con l’obiettivo di realizzare la giusta sintesi fra le esigenze politiche rappresentate dai partiti e le aspettative della società lucana”. A parere del presidente del Consiglio regionale, Vincenzo Folino, deve essere questo l’obiettivo della discussione sul nuovo Statuto della Regione. Della questione si è occupata oggi la Conferenza dei capigruppo, esprimendo una valutazione positiva sul lavoro svolto finora dalla prima Commissione, che a novembre ha approvato una nota metodologica su questa materia. I capigruppo si sono confrontati inoltre sul metodo da seguire per riscrivere la carta che raccoglie i principi fondamentali dell’istituzione regionale.

Due le ipotesi che sono emerse nel dibattito: la creazione di una Commissione speciale, composta dai capigruppo, oppure la decisione di mantenere l’esame di questa materia in prima Commissione. Pagluca (Pdl) e Mollica (Mpa) si sono pronunciati per la prima ipotesi, mentre Falotico (Plb), Romaniello (Sel), Scaglione (Pu), Autilio (Idv), Navazio (Ial) e Vita (Psi) si sono espressi per la seconda. Il capogruppo del Pd Viti ha sottolineato la necessità di un ulteriore approfondimento, allo scopo di realizzare la più ampia convergenza possibile. Il presidente Folino ha quindi aggiornato la riunione, esprimendo apprezzamento “per la qualità e la pacatezza del confronto avviato oggi”, con l’auspicio “che al di là degli strumenti e dei metodi che si riterrà di adottare, ci si prepari ad un ampio e complesso confronto, improntato al rispetto reciproco ed alla comprensione delle diverse posizioni, fra le forze di maggioranza e le opposizioni, così come fra i gruppi consiliari più consistenti numericamente e quelli rappresentati da un solo consigliere”.

    Condividi l'articolo su: