In un incontro con amministratrici, rappresentanze femminili dei movimenti politici, organizzazioni sindacali e associazioni, Botta ha parlato di legge elettorale e di equilibrata alternanza dei generi in tutte le cariche istituzionali
Offrire il proprio contributo con proposte e spunti di discussione sul nuovo Statuto della Regione. E’ con questo obiettivo che si son date convegno le componenti della Crpo della Basilicata questo pomeriggio, nella Sala A, al piano terra del palazzo Consiglio regionale della Basilicata. Alla presenza del presidente della Commissione Statuto, Vincenzo Santochirico (Pd) e dei consiglieri Nicola Pagliuca (Pdl), Luigi Scaglione (Pu), Giannino Romaniello (Sel) ed Ernesto Navazio (Ial), la presidente Botta ha espresso un giudizio positivo sui principi contenuti nel documento programmatico, sottolineando, però, l’esigenza di un’attenzione maggiore sul tema delle pari opportunità. E di proposte ne sono giunte, quelle riassunte dalla Presidente della Commissione tendenti a far affermare la norma che nella composizione della Giunta regionale venga garantita la presenza paritaria dei due generi, tale che il numero degli assessori dello stesso genere non sia superiore al 50 per cento del numero complessivo degli assessori, che venga garantita l’equilibrata alternanza dei generi in tutte le cariche istituzionali, e che venga modificata la legge elettorale con la doppia preferenza di genere, così da avere – ha precisato – “un Consiglio regionale rappresentativo dell’intera società fatta di uomini e di donne”.
“Sicuramente – ha sottolineato la presidente Botta – va riconosciuta la sensibilità dimostrata da tutti i consiglieri regionali nei confronti del mondo femminile, attenzione che deve, però, tradursi in fatti concreti. Chiediamo che nel nuovo Statuto vi siano regole e termini certi e ben definiti e, in tal senso, la richiesta che il verbo ‘garantire’ sostituisca il verbo ‘promuovere’ in tutti gli articoli che riguarderanno le pari opportunità”.
All’incontro erano presenti le amministratrici lucane, le rappresentanze femminili dei partiti e dei movimenti politici, delle organizzazioni sindacali e delle associazioni. Dalle esponenti intervenute è giunta la richiesta di azioni positive e non più di semplici enunciazioni, azioni traducibili in norme capaci di creare una democrazia misurabile; un’attenzione più marcata nei confronti della famiglia, spesso lasciata sola dalle Istituzioni; l’auspicio che la Commissione regionale Pari Opportunità possa essere composta da uomini e donne affinché vi sia una reale conoscenza e confronto costruttivo sulle questioni e che vengano ad essa attribuita funzioni reali e fondi, così come è adesso, è stato sottolineato, è inutile; che venga portato avanti il discorso delle quote, argomento poco gradito dalle donne ma, purtroppo, indispensabile per essere presenti; che venga detto con forza un no alla “politica delle donne” e che venga, invece, riconosciuta l’importanza delle donne in politica.
Al dibattito sono intervenuti i consiglieri Romaniello, Scaglione, Pagliuca e Navazio, le conclusioni sono spettate al presidente Santochirico, il quale ha affermato che sulle richieste espresse vi sarà la dovuta attenzione. “Il tema delle pari opportunità – ha precisato – è una questione di civiltà sulla quale è doveroso trovarsi d’accordo. Rivolgendosi alla presidente Botta, Santochirico ha esplicitato l’invito a presentare un documento di proposte e non solo sulla rappresentanza di genere che, pure è rilevante, ma che esprima il punto di vista delle donne sull’intero documento e su tutti gli istituti e su tutte le innovazione che il documento programmatico presenta”. “Lo statuto – ha ribadito – vuole contribuire a rivitalizzare la democrazia, ricomponendo il rapporto tra cittadini e istituzioni, e in questo senso è fondamentale il ruolo dei giovani e delle donne”.