La Provincia di Potenza ha confermato al Ministero dell’Interno, per i prossimi mesi, la disponibilità all’accoglienza dei rifugiati, nell’ambito del progetto Sprar, Sportello per l’accoglienza ai rifugiati. Ciò darà modo di consolidare, con l’avvio ufficiale delllo Sprar, il modello di accoglienza già sperimentato a settembre, grazie ad un’intesa con la Regione Basilicata, con l'Arci e con i comuni di Avigliano, Bella e Rionero in Vulture, che ha consentito di ospitare 18 rifugiati provenienti dal Nord-Africa, con un modello alternativo, finalizzato a favorire anche la piccola economia locale”.
Di questo, e degli altri servizi offerti ai migranti dall’amministrazione provinciale, si parlerà, domani alle 12.30, all’interno del settimanale del Tg 3 Basilicata.
Ad annunciarlo è l’assessore alle Politiche Sociali della Provincia di Potenza, Paolo Pesacane.
“L’attività – ha sottolineato Pesacane – è stata ispirata ad un’idea di accoglienza diffusa sul territorio, evitando le concentrazioni in un unico luogo, di per sé foriere di esclusione sociale. Riguardo alla questione immigrazione, poi, l’Amministrazione provinciale ha provato ad abbandonare la logica dell’emergenza e a strutturare e fornire, anche per il futuro, servizi ordinari, il più possibile in maniera omogenea, a cittadini italiani e stranieri”.
Rientra in tale logica, ad esempio, il progetto Aesculapius, per cui la Provincia di Potenza (unica nel mezzogiorno) è stata selezionata dal Ministero dell’Interno tra le prime dieci amministrazioni a livello nazionale. Si tratta di un programma che punta alla formazione del personale sanitario e socio assistenziale dell'intero territorio provinciale sulla medicina transculturale e sulla mediazione culturale aperta al terzo settore”.
“L’impegno della Provincia sulla questione immigrazione – ha concluso – è stato centrato, infine, oltre che sulle azioni di gestione dei flussi migratori stagionali nell'area del Vulture Alto Bradano, anche sulle attività di formazione, messe in campo dall’Apofil, come i Corsi di certificazione della lingua italiana come lingua straniera, già alla seconda edizione, e il corso per assistenti familiari”. (r.s.) bas 03