Il garante per l’infanzia e l’adolescenza è stato premiato a Tito nel corso della festa dello sport per l’attività e il sostegno del mondo degli sportivi
"Non è retorica pensare che lo sport sia realmente promozione dello spirito migliore dei giovani. Lo sport è un esempio di vita che non può essere ignorato. Anzi va tenuto in stretta considerazione grazie alla sua capacità di educare i giovani alla vita reale e al bello. Oltre che ad una sana competizione".<br /><br />Lo sottolinea il garante per l'infanzia e l'adolescenza Vincenzo Giuliano che annuncia di aver ricevuto, a Tito, in occasione della festa dello Sport 2015, “un ambito riconoscimento per l’attività a sostegno del mondo degli sportivi, nell'ottica di un proficuo contatto con i giovani e la loro realtà. Nella circostanza ho rivolto un vivo ringraziamento al Coni, a tutte le federazioni e alle associazioni collegate”.<br /><br />"Gli allenatori – dice – sono gli artefici non solo di una semplice preparazione sportiva quanto piuttosto di un modo di diffondere l'etica dello sport, la capacità di sottrarre i giovani alle devianze, prima di tutto al flagello della droga e alla dipendenza dall'alcool che rappresentano una deriva irrimediabile, spesso senza ritorno con pesanti riflessi sul futuro dei più giovani. Sicché il protocollo sottoscritto con il Coni ha il suo valore intrinseco, giacché fa emergere molte particolarità che esaltano il ruolo dello sport nella educazione di tanti bambini e ragazzi”.<br /><br />“La festa – conclude Giuliano – è da considerarsi per tante ragioni un utile contributo allo sviluppo della società del nostro tempo in cui molti stimoli si confondono e molte spinte negative appaiono in una luce diversa. Lo sport dunque è un elemento guida che aiuta, tra l'altro, a individuare i valori autentici della vita ed a imboccare la strada che porta i giovani verso risultati sicuri. Anziché verso mete nebulose e incerte".<br /><br />L.C.<br />