"Pane e Cipolle? No grazie!". E' il tema della giornata dello Spi Cgil che si è svolta a Maratea in occasione della festa LiberEtà".
Il segretario generale dello Spi Cgil Basilicata, Maria Lorusso, ha messo in evidenza, nella sua relazione, una serie di incogruenze del Governo nazionale che attraverso tre manovre dai contenuti ingiusti ed iniqui, ancora una volta ha messo le mani nelle tasche dei piu' deboli, evitando accuratamente di mettere in campo misure strutturali per la lotta all'evasione che rappresenta un fatturato di oltre 150 miliardi di Euro all'anno.
Per quel che riguarda ancora il panorama nazionale Lorusso ha sottolineato l'inutilita' di una strategia che tende a mettere una contro l'altra le generazioni. Lo Spi Cgil, invece, e' convinto che uno dei punti di forza della lotta per i diritti dei pensionati, ma anche delle future generazioni, sia quel patto intergenerazionale necessario a garantire solidarieta' e rispetto delle rispettive esigenze.
I pensionati, ha rimarcato Lorusso, sono stanchi di fungere da bastone ore il welfare pubblico, anche se al momento costituiacono l'unico vero aiuto per tante famiglie che, diversamente, sarebbero dilaniate dagli effetti devastanti della crisi economica.
Per quanto riguarda le questioni che attengono in particolar modo al territorio regionale si e' puntata l'attenzione sulla questione dei ticket sanitari e sulla improvvida decisione del Governo regionale di applicare tanto presto e senza una adeguata copertura della rete dei servizi, la normativa nazionale in materia. Sarebbe bastato, ha ribadito Lorusso, ascoltare le istanze provenienti dal sindacato che avevano chiesto uno slittamento della data di apllicazione, in modo da consetire una corretta organizzazione logistica anche da parte dei cittadini che in questo modo avrebbero potuto predisporre senza fretta ed evitando file sfiancanti, i documenti Isee necessari per ottenere il tesserino dalle ASL.
Ai lavori e' intervenuto Antonio Pepe, Segr. Gen. CGIL Basilicata, che ha parlato della drammatica situazione della poverta' relativa rilevata da Istat e da ultima dalla Caritas che ci indicano come la Cenerentola delle regioni italiane con una situazione a dir poco preoccupante. Per questo, ha precisato Pepe, occorerebbe maggiore responsabilita' da parte di regione ed enti locali che dovrebbero puntare su investimenti su servizi sociali che consentano alla popolazione di far fronte agli effetti della crisi. Non e' possibile, ha continuato Pepe, che non ci sia la volonta' e la forza politica di mettere a punto accordi interistituzionali in questo senso.
I lavori sono stati chiusi da Ivan Pedretti, Segr. Nazionale Spi CGIL, che ha colto l'occasione per mettere in evidenza il grande impegno dell'organizzazione in direzione della manifestazione nazionale del 28 ottobre "Nessun dorma", dove i pensionati chiederanno più equita', più diritti, più giustizia, un'occupazione certa per i giovani di oggi e non più precaria perche' solo cosi' si puo' rendere sostenibile il sistema previdenziale.
BAS 05