Spi Cgil: Politiche per favorire l'occupazione femminile

Domani ricorre la Festa della donna e per Beatrice Galasso, Coordinatrice Regionale Donne Spi Cgil "l'otto marzo di quest'anno assume un valore particolare, poiché collocato nell'anno del centocinquantesimo anno dall'unità d'Italia".
CI sono comunque criticità "Purtroppo – spiega Galasso – questo anniversario si sta macchiando a causa di comportamenti discriminatori e pericolosi nei confronti delle donne da parte di troppe persone, a partire da alcuni rappresentanti delle istituzioni che, in barba ad ogni principio di eguaglianza e rispetto delle persone, si divertono a fare delle donne sempre più degli oggetti del desiderio. La situazione è preoccupante per le troppe ombre che aleggiano sulla strada della parità salariale e della partecipazione delle donne alla forza lavoro e all'occupazione complessiva, in special modo nel mezzogiorno dove recenti elaborazioni statistiche parlano di una disoccupazione femminile che supera il 30%, senza considerare tutte coloro che hanno smesso di cercare una occupazione".
Così Galasso afferma che "il Coordinamento Donne dello Spi Cgil è convinto che bisogna restituire alle donne il lavoro come diritto della persona, da esercitare in condizioni di parità, poiché è proprio per quest'obiettivo che siamo sempre state in prima linea come lavoratrici e continuiamo ad esserlo oggi come pensionate". Per questo "il Coordinamento Donne dello Spi Cgil chiede alle Istituzioni di operare affinché non si aggravi la situazione nel nostro Paese, nel quale, come in Giappone, coincidono i livelli più bassi di occupazione femminile e le peggiori prospettive demografiche. Riteniamo che le politiche economiche e sociali, nazionali e locali, debbano far fronte alla crisi, introducendo iniziative sostanziali e innovative volte alla consapevolizzazione dell'universo femminile, favorendone l’occupazione".

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