Spending review, Vita: no ai tagli indiscriminati

Il capogruppo del Psi ripropone un “pentalogo” di misure alternative ai tagli lineari del governo, e sottolinea che “la Basilicata ha bisogno innanzitutto di un’idea-progetto che sappia creare le condizioni e le opportunità per favorire la crescita”

Il decreto del governo sulla spending review, così “come impostato dal Governo Monti, nella parte dei tagli alla spesa pubblica non è accettabile. Molte le misure che mettono in ginocchio il Paese e riguardano da vicino gli enti locali, pronti a dare battaglia per non trovarsi di nuovo con le spalle al muro. Costretti, calcolatrice alla mano, a fare i conti per scongiurare l'ipotesi più drammatica: quella di non essere più in grado di garantire servizi ai cittadini. Oppure di essere costretti ad aumentare il carico fiscale, già al massimo in alcune realtà”. E’ l’opinione di Rocco Vita, capogruppo in Regione e responsabile della Consulta Autonomie locali del Psi, che in un articolo inviato oggi a media locali ripropone il ''pentalogo” di provvedimenti urgenti che il Psi chiede al governo Monti.

“Ai tagli indiscriminati alla sanità e spesa sociale – spiega Vita – conviene sostituire: uno, l'abolizione delle comunità montane (cosa già avvenuta in Basilicata) e di atavici privilegi alle regioni a statuto speciale; due, il superamento della spesa storica della Pubblica Amministrazione; tre, l'applicazione del criterio meritocratico per 'crescere' nella Pubblica Amministrazione; quattro, tagliare le spese militari superflue; cinque, dare seguito a una vecchia battaglia dei socialisti: parificare le indennità dei consiglieri regionali al livello più basso, (quello di Umbria e Toscana)”.

“E la Basilicata – conclude il capogruppo del Psi – ha bisogno innanzitutto di un’idea-progetto, che in ogni occasione noi socialisti abbiamo rivendicato con forza, troppo spesso trovando incomprensioni e barricate, tanto più essenziale per una piccola e debole comunità come la nostra che sappia intercettare le difficoltà rappresentate dai tagli e creare le condizioni e le opportunità per favorire la crescita economica e nuova occupazione”.

    Condividi l'articolo su: