Sostegno alla stampa, interrogazioni di Navazio

L’esponente de Io Amo la Lucania chiede delucidazioni sullr somme destinate alla pubblicità istituzionale per gli anni 2005-2006-2007-2008-2009-2010, distinte per testate giornalistiche

Il presidente del gruppo “Io Amo la Lucania”, Alfonso Ernesto Navazio, ha presentato tre interrogazioni riguardanti il sostegno alla stampa locale.
Il consigliere riprende il messaggio che il direttore del “Quotidiano della Basilicata” ha voluto lanciare in un suo editoriale lo scorso 7 gennaio dove faceva riferimento “all’impegno preso dal Presidente De Filippo su un sostegno chiaro e trasparente alla stampa locale” per affermare che “quando si tratta di ‘contributi all’editoria’ non si dovrebbe parlare o lasciare intendere, soldi regalati ai partiti o alla ‘casta’, ma di sostegno alle iniziative editoriali affinché si possa garantire, tra le altre cose, la pluralità dell’informazione e un’opportunità di occupazione in un settore altrimenti in crisi”.
“Chi si occupa di informazione – sottolinea Navazio – direttori ed editori in primis, sanno bene quanto questi fondi siano importanti per la propria sopravvivenza. Ma ancora di più dovrebbero saperlo coloro che ricoprono un ruolo fondamentale per il proprio territorio e che ricevono contributi ben più sostanziosi. E se il problema lo si avverte per piccole testate come quelle lucane, si chiede Ernesto Navazio, cosa accade ai grandi?”
“In una logica di sostegno alla stampa, fa notare il consigliere in una delle tre interrogazioni, sarebbe interessante conoscere, nel dettaglio, per tutte le attività svolte dalla Presidenza della Giunta regionale, dalla Presidenza del Consiglio regionale e dai Dipartimenti, nonché dagli Enti controllati e/o vigilati dalla Regione medesima, anche le somme destinate alla pubblicità istituzionale per gli anni 2005-2006-2007-2008-2009-2010, distinte per testate giornalistiche”.
Il Presidente di Io Amo la Lucania ritiene fondamentale una risposta e “quindi un intervento da parte del Governo regionale anche perché è evidente che il mancato sostentamento alle imprese editoriali gravi inevitabilmente sul buon operato delle testate”. “Bucare una notizia – continua Navazio – dipende, in prima analisi, dalla poca concentrazione dei media alla quale siamo arrivati e per certi versi sottoposti, ma non poco rilevante è la precarietà in cui versano le redazioni locali e nazionali”.
“Investire su un modello di pluralismo dell’informazione significa essere previdenti, saggi e, al contempo – si legge nell’interrogazione – incentivare il consumo di informazione da parte dei giovani”.
Il direttore del Quotidiano della Basilicata, nel suo editoriale, fa poi riferimento anche ad “editori questuanti che si aggirerebbero nelle stanze della Regione Basilicata”. Una questione che, il consigliere Navazio l’ha posta come ulteriore oggetto di interrogazione sostenendo che “se ciò fosse vero, sarebbe interessante approfondire”.
“Ma la risposta – sottolinea – non potrebbe che darla chi, dai piani alti del palazzo regionale, potrebbe averne visto qualcuno aggirarsi. Sarebbe interessante sapere anche, conclude il consigliere rivolgendosi a De Filippo, se questi si siano limitati alla sola questua”.

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