Il consigliere regionale ha presentato una mozione per impegnare la Giunta regionale “ad attivare ogni utile iniziativa per il mantenimento del presidio giudiziario”
Con il documento si chiede “di istituire, immediatamente, un tavolo di confronto congiunto tra Ministero, dirigenti degli Uffici giudiziari, rappresentanti delle Organizzazioni sindacali, Enti locali e Ordine forense affinché nell’ambito della riforma delle circoscrizioni giudiziarie siano analizzate e tenute in conto le peculiarità dei territori sede dei piccoli Tribunali”.
“Gli Uffici giudiziari di Lagonegro – sostiene Pici – costituiscono un importante ed imprescindibile presidio di legalità e sicurezza dell’area sud della Basilicata che per la sua collocazione geografica è tappa obbligata delle comunicazioni con i territori circostanti quali la Campania, la Calabria e la Puglia caratterizzati da un alto tasso di criminalità organizzata. Tra l’altro – continua il Consigliere regionale – la paventata soppressione del Tribunale impatterebbe inevitabilmente con la reale e concreta situazione deficitaria delle infrastrutture di collegamento dei comuni del circondario del Tribunale di Lagonegro con gli altri presidi giudiziari della provincia e, dunque, va assolutamente scongiurata”.
“Il Consiglio dell’Ordine degli Avvocati, il Consiglio comunale e il PDL di Lagonegro – afferma Vito Di Lascio, componente del Coordinamento provinciale del PDL – hanno sollecitato con costanza e fermezza le istituzioni regionali e nazionali affinché venga sostenuto e valorizzato il ruolo del Tribunale di Lagonegro, esprimendo netta e contraria posizione contro la paventata soppressione dello stesso Tribunale. Occorre, da parte di tutti, una mobilitazione maggiore e più convinta per percorrere ogni strada possibile e credibile per la salvaguardia del presidio giudiziario di Lagonegro. In tal senso – conclude Di Lascio – si sta muovendo il PDL grazie soprattutto al contributo qualificato e prezioso dei parlamentari lucani del Pdl”.