Il comitato “Vota sì per fermare il nucleare” di Basilicata sceso in campo attivamente nella battaglia referendaria per invitare i cittadini alle urne e scongiurare l’assurdo ritorno al nucleare, saluta con entusiasmo i risultati del Referendum che confermano ancora una volta, dopo il netto no del 1987, l’inequivocabile volontà degli italiani di rinunciare definitivamente all’energia dell’atomo.
Dalle urne – spiega in una nota – arriva non solo la schiacciante vittoria del sì antinucleare, ottenuta con il 95% ma anche una testimonianza di attivismo da parte dei cittadini, che si sono fieramente impadroniti delle armi della democrazia, opponendosi a proposte anacronistiche, sconvenienti sotto il profilo economico e pericolose per la salute dei cittadini.
La giornata di oggi è la vittoria della società civile e del buon senso, delle associazioni e delle centinaia di migliaia di persone che si sono mobilitate su tutto il territorio e sul web per “mettere un croce” sui programmi nuclearisti del governo e in difesa dei beni comuni.
Buona la risposta dei lucani con una media del 54.3%, percentuale che sebbene lievemente al di sotto del dato nazionale, premia la Basilicata come la prima della classe tra le regioni del meridione.
Archiviate le velleità nucleariste, è giunta l’ora per l’Italia di intraprendere una nuova strada energetica, che scommetta tutto sulle rinnovabili, sull’efficienza e sul risparmio.
BAS 05