Sistemi depurazione, Napoli: “Nessuna sorpresa per sanzioni”

Il capogruppo del Pdl-Fi fa riferimento a quelle “che verranno applicate dall’Unione europea all’Italia per il mancato rispetto da parte di alcuni Regioni, tra cui la Basilicata, della normativa comunitaria”

&ldquo;Poteva mai finire diversamente alla luce degli scarsi investimenti che la Regione Basilicata &egrave; riuscita a realizzare nel settore del ciclo dell&rsquo;acqua&rdquo;?<br /><br />Questo il commento del capogruppo del Pdl-Fi in Consiglio regionale Michele Napoli con riferimento &ldquo;alle sanzioni che verranno applicate dall&rsquo;Unione europea all&rsquo;Italia per il mancato rispetto da parte di alcune Regioni, tra le quali c&rsquo;&egrave; la Basilicata, della normativa comunitaria sulla messa a norma dei sistemi fognari e depurativi&rdquo;.<br /><br />&ldquo;In Basilicata – ha proseguito Napoli -&nbsp; la percentuale degli investimenti realizzati nel settore idrico rispetto a quelli pianificati &egrave; del 26 per cento a fronte di una media nazionale del 54 per cento. Sono i dati forniti secondo dal CoViRi – Comitato per la vigilanza sull&rsquo;uso delle risorse idriche a sentenziare l&#39;inerzia fatta sin qui registrare dalla Basilicata&quot;.<br /><br />&ldquo;Oggi &ndash; ha aggiunto &ndash; scontiamo le conseguenze derivanti dall&rsquo;incapacit&agrave; di progettare&nbsp; opere pubbliche in grado di garantire un ciclo virtuoso dell&rsquo;acqua e cio&egrave; in grado di risolvere le criticit&agrave; legate tanto al fenomeno della dispersione idrica quanto a quello della depurazione delle acque reflue&rdquo;.<br /><br />Secondo l&rsquo;esponente del Pdl – Forza Italia &ldquo;i dati sulla dispersione idrica in Basilicata, con&nbsp; il 58 per cento dell&rsquo;acqua immessa nelle tubature sprecata e la mancanza o il cattivo funzionamento degli impianti di depurazione, testimoniano l&rsquo;incapacit&agrave; del governo regionale di considerare la risorsa idrica come un valore piuttosto che come un problema. La stessa Unione europea ha da quindici anni messo a disposizione delle regioni ingenti risorse attraverso cui realizzare gli investimenti necessari alla valorizzazione del bene acqua&rdquo;.<br /><br />&ldquo;Infine &ndash; ha concluso Napoli&nbsp; – il richiamo ai dati relativi alla spesa dei fondi europei destinati all&#39;ammodernamento e reti idrico e fognarie: la Basilicata ha fatto registrare una&nbsp; capacit&agrave; di spesa delle risorse del Fondo sviluppo e coesione 2007-2013, accertata al 31 dicembre del 2014 e cio&egrave; a sette anni dall&rsquo;istituzione di quel Fondo, pari al 6,5&nbsp; per cento di fronte ad una disponibilit&agrave; di ben 831 milioni di euro per realizzare opere inerenti al ciclo dell&rsquo;acqua che ci avrebbero consentito di evitare le sanzioni europee. Si tratta di dati messi nero su bianco dal presidente del Consiglio Renzi e dal Ministro dell&rsquo;economia Padoan, che la dicono sulle performance della Basilicata&rdquo;.<br /><br />L.C.<br />

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