Il consigliere regionale del Pdl richiede l’istituzione del Fondo regionale di protezione civile con una interrogazione al presidente De Filippo
“Un Fondo Regionale di Protezione Civile in modo da intervenire rapidamente nella situazione di emergenza determinata dal terremoto del Pollino, che è di proporzioni limitate, come in altre simili che si dovessero verificare in regione, senza attendere provvedimenti del Governo, che sarebbe di difficile emanazione, allo scopo di finanziare gli interventi di riparazione dei danni agli immobili e superare la prima fase di emergenza. E’ la proposta del consigliere regionale Franco Mattia (Pdl) contenuta in un’interrogazione rivolta al presidente della Giunta, Vito De Filippo.
“Il Fondo Regionale di Protezione Civile, che potrebbe trovare una sua formulazione finanziaria definitiva in fase di approvazione della Legge di bilancio di previsione 2013 – aggiunge Mattia – consentirebbe anche l’attivazione di una campagna di informazione sulle condizioni delle strutture ricettive, alberghiere, agrituristiche e di ristorazione dell’area lucana del Pollino per tranquillizzare i turisti sulle condizioni di efficienza delle strutture medesime”.
In premessa Mattia evidenzia che “per fronteggiare la situazione che il perdurante fenomeno sismico ha provocato in alcuni comuni dell’area del Pollino, su iniziativa del coordinamento dei Sindaci calabresi e lucani del comprensorio e del Presidente dell’Ente Parco Pollino, sono in atto alcune azioni che saranno esaminate in un incontro previsto per giovedì 8 novembre prossimo a Roma con il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, Antonio Catricalà. Si tratta però di tenere conto che – continua – l’eventuale dichiarazione dello stato di emergenza da parte delle Regioni Basilicata e Calabria da proporre al Governo comporterebbe l’applicazione della cosiddetta "tassa sulla disgrazia", ovvero l’imposizione del Governo alle Regioni di aumentare le accise sui carburanti fino a 5 centesimi al litro”.
Mattia sottolinea, inoltre, che “i danni al patrimonio edilizio privato, pubblico e religioso, secondo i primi dati diffusi dai sindaci almeno dei comuni della provincia di Potenza ricadenti nell’area del Pollino, sono piuttosto limitati e quasi completamente circoscritti al Comune di Rotonda, specie nelle aree rurali. Di qui la proposta di utilizzare fondi regionali che – precisa – potranno prevedere, successivamente, finanziamenti statali e/o comunitari”.