Sisma Emilia, Mollica scrive a De Filippo

Secondo il consigliere dell’Mpa “i capannoni industriali e artigianali presenti in regione, costruiti con i fondi L. 219 e non utilizzati, potrebbero essere impiegati per accogliere le attività produttive emiliane che sono state bloccate dal sisma”

A seguito degli eventi calamitosi che hanno interessato nei mesi scorsi non solo il territorio dell’Emilia Romagna, ma tutta la sua popolazione con gravi conseguenze economiche per le imprese lì allocate e per l’intera nazione, il consigliere regionale del Movimento per le Autonomie, Francesco Mollica ha inviato una nota al presidente della Giunta De Filippo per suggerire delle iniziative che “potrebbero aiutare quella Regione ed eventualmente anche la nostra”.

“Una tragedia così grande, con il sacrificio di vite umane, ci lascia sgomenti – dichiara Mollica – e rievoca in noi lucani il triste ricordo dell'ultimo terribile terremoto vissuto nel 1980. Orbene, i diversi capannoni industriali ed artigianali presenti in Regione, costruiti con i fondi L. 219, e non utilizzati, potrebbero essere impiegati per accogliere, negli stessi, in temporanea delocalizzazione, le attività produttive che sono state bloccate dal tragico evento del terremoto. A causa dei danni subiti da tante di esse e dei tempi comunque necessari a farle ripartire, ritengo meritevole di seria valutazione tale possibilità. Soluzione auspicabile anche al fine di trattenere entro i confini regionali determinati settori di eccellenza. Tant’é che per la Basilicata potrebbe essere l'occasione per esprimere gratitudine a quelle popolazioni, che furono le prime a raggiungere le nostre macerie, i nostri territori gravemente colpiti dal sisma del 1980, e per la politica regionale potrebbe essere la seria opportunità per fare solidarietà in modo costruttivo”.

“Visti i rapporti cordiali che De Filippo intrattiene con il presidente Errani – prosegue Mollica – si propone di verificare se vi siano le condizioni tecniche affinché con una convenzione, da stipularsi fra le due Regioni ed utilizzando le procedure dell’emergenza, quelle attività possano, in forma temporanea o anche definitiva, venire a produrre in quei capannoni, oggi improduttivi, che occupano il nostro territorio. Logicamente – conclude il consigliere – questa è un’idea di massima che De Filippo potrà far elaborare più compiutamente dagli uffici preposti e che spero sia accolta per dare un sostegno reale ed efficace ad una comunità da sempre distinta da connotati di laboriosità e generosità nello scenario economico nazionale”.

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