Sinodo diocesano: la Chiesa tra ‘nativi digitali’ e Facebook

“Vivere nell’era del digitale ha enormi potenzialità, che oggi più che mai nella 46° giornata mondiale delle comunicazioni sociali, trova due pilastri nel ‘silenzio’ e nella ‘parola’ sulle quali fondare la ‘nuova evangelizzazione’ proposta per la prima volta da Giovanni Paolo II e alla quale Benedetto XVI sta dedicando il suo pontificato per giungere alla ‘contemplazione silenziosa’.
È uno dei passaggi rilevanti della relazione tenuta oggi da Massimiliano Padula, docente dell'Istituto pastorale ‘Redemptor Hominis’ della Pontificia Università Lateranense della Città del Vaticano, intervenuto nel Sinodo diocesano dei giovani organizzato a Potenza.
In una nota dell’ufficio diocesano per le Comunicazioni, si ricorda come, tra l’altro, Padula ha parlato di “un mondo caotico quello di internet nel quale Facebook raccoglie iscrizioni di persone trai 13 e i 100 anni. Ancora un mondo che oggi sta vivendo il passaggio dai social network ai privat network. I mezzi di comunicazione, così come quelli offerti dalla rete, sono una estensione delle potenzialità umane, una sorta di protesi”.
“Particolari – informa la nota – anche i passaggi nei quali è stato posto in risalto come “i ragazzi nati tra il 1990 e gli anni Duemila siano individuati come ‘nativi digitali’ coloro che imparano ‘naturalmente’ l’uso delle tecnologie, prima tra le quali, quella informatica. Si tratta di giovani nei quali il ‘multitasking’ la fa da padrone, con una organizzazione del cervello a strati, quasi come un ipertesto”.

bas 07

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