Singetta: Salita Leoncavallo, valore storico per la città

Per la pavimentazione di una via storica del capoluogo il capogruppo dell’Api in Regione invita l’amministrazione comunale a non sostituire i sanpietrini con l’asfalto

“Il rifacimento del manto stradale della salita ‘Leoncavallo’ sta diventando un caso emblematico delle scelte urbanistiche del capoluogo di regione. Da un lato le esigenze di risparmio e di evitare i tempi lunghi molto spesso legati ai lavori pubblici, dall’altro l’esigenza di tutelate l’immagine e la storia della città”. E’ il commento del capogruppo di Api in Consiglio regionale, Alessandro Singetta, in merito alle scelte che dovranno essere compiute per ripristinare la pavimentazione della via cittadina.

“La pavimentazione è dissestata e, quindi, occorre intervenire con solerzia: tuttavia, pur comprendendo che i costi legati al ripristino dei sanpietrini sono senz’altro superiori al manto d’asfalto – aggiunge Singetta -, vorrei ricordare come quella ‘discesa’ abbia sempre avuto un ruolo importante non solo per gli abitanti del ‘Rione Italia’, ma per tutti i potentini. Lasciare che le logiche del risparmio (tra l’altro, si tratta di una strada lunga neppure 100 metri) condizionino la scelta, significa dimenticare non solo quello che la strada ha rappresentato (tralasciando la memoria storica e svilendone i contenuti) ma, soprattutto, subire una opzione che cambierà il volto della zona e che costituirà negli anni a venire un qualcosa difficile da accettare”.

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