Singetta: idee nuove per il rilancio della città di Potenza

Il consigliere regionale dell’Api auspica una nuova progettualità per rivitalizzare il centro storico di Potenza

“Il Vice coordinatore cittadino di Potenza di Alleanza per l’Italia, Angelo Galgano, nei giorni scorsi ha lanciato alcune idee per il rilancio del centro storico di Potenza che meritano, a mio avviso, una riflessione approfondita”. E’ quanto dichiarato dal capogruppo Api in Consiglio regionale, Alessandro Singetta, che ha aggiunto: “’Adotta un marciapiede’ non vuole certamente essere solo uno slogan di facile presa, ma un’idea concreta per stimolare il contributo di tutti nei confronti delle piccole aree degradate della città, partendo dal centro storico”.

A parere di Singetta “senza il concorso dei privati, in un momento di difficoltà economica quale quello che stiamo attraversando, diventa difficile per l’Amministrazione comunale di Potenza far fronte a tali interventi. D’altronde, non è neppure possibile continuare a restare inerti dinanzi a situazioni di degrado (derivanti dall’incuria dell’uomo o dal passare del tempo) che si trascinano da anni: marciapiedi e scalinate devono contribuire a dare un’immagine del centro storico consona ad un capoluogo di regione. Altra idea importante è quella relativa all’esonero dalla Tarsu, per i primi tre anni, per le nuove imprese che si insediano nel centro storico, così come avvenuto già a Melfi: sarebbe un segnale significativo volto ad incrementare gli esercizi commerciali del centro che, anche a causa della congiuntura sfavorevole, sembrano quelli che risentono maggiormente della crisi”.

“L’azione di rilancio che l’Amministrazione sta portando avanti attraverso la nuova pavimentazione di Piazza Mario Pagano – ha concluso Singetta – deve essere accompagnata da una serie di interventi volti a far si che la parte antica della città torni ad essere il ‘centro’ di Potenza. E’ importante, pertanto, rideterminare rapidamente, così come si è impegnato a fare il Sindaco, le fasce orarie della Ztl unitamente ad una rivisitazione delle zone in cui il centro è stato diviso. Senza dimenticare di dare una destinazione (previo il loro recupero) ai tanti fabbricati che attendono da tempo di ‘conoscere’ la loro sorte: offrire una opportunità a giovani coppie, studenti o artisti potrebbe voler dire riuscire ad invertire la tendenza e far rivivere il centro della città”.

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