Singetta (Api): “abolizione del Sistri regalo alle ecomafie”

“La soppressione del Sistri – il sistema di monitoraggio dei rifiuti tossici e speciali – comporta solo una maggiore facilità di nascondere o dissimulare le attività illecite legate al ciclo dei rifiuti”

“Parlare di legalità e di rispetto delle regole è ormai diventato un luogo comune, di cui si abusa soprattutto in campagna elettorale, salvo poi dimenticarsene alla prima occasione”. E’ questo il commento del capogruppo di Alleanza per l’Italia in Consiglio regionale, Alessandro Singetta, alla norma contenuta nel decreto legge approvato dal Consiglio dei Ministri il 13 agosto.

“La decisione di sopprimere il Sistri – afferma Singetta – tra l’altro istituito di recente e frutto di un tardivo recepimento di una normativa comunitaria, non ha nulla a che vedere né con le semplificazioni amministrative, né con le liberalizzazioni: comporta solo un grande regalo a chi, occupandosi di rifiuti speciali e pericolosi, avrà meno controlli e potrà eliminarli senza eccessivi patemi d’animo, ma con gravi rischi per la salute di tutti. E’ un segno di irresponsabilità e di indifferenza da parte del Governo nazionale nei confronti dell’ambiente e della salute. Tale decisione è stata presa senza cognizione di causa e per motivazioni che sfuggono ai più. Dinanzi ai nuovi disastri ambientali di cui si ha notizia ormai quotidianamente, alle difficoltà di gestire il ciclo dei rifiuti cha stanno interessando anche i piccoli Comuni, ai processi ed alle sentenze che stanno facendo venir fuori gli enormi interessi che girano nel settore, è intollerabile quanto disposto dal Governo, per giunta con decretazione d’urgenza. Mi auguro – conclude Singetta – che l’azione congiunta delle Regioni e dei Parlamentari (non solo di opposizione) costringa il Governo a ritirare tale provvedimento”.

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