“Con riferimento agli articoli recentemente apparsi sui canali dell’informazione è doveroso un chiarimento per la corretta informazione all’opinione pubblica anche perché, pur senza cedere a provocazioni per polemiche inutili e sterili, il difficile momento attraversato dagli enti locali impone di evitare che disinformazione strumentale e scarsi approfondimenti privi di adeguata cognizione di causa possano minare i numerosi sforzi che il Comune di Rionero come gli altri Comuni medi stanno profondendo per assicurare nel contempo la sostenibilità dei servizi ma anche proposte e progetti per il miglioramento delle condizioni di vivibilità e dell’economia locale.
In particolare, si ribadisce che nonostante il consistente taglio delle risorse statali prodotto dalla manovra finanziaria, i conti 2012 del Comune di Rionero sono in equilibrio”. Lo dichiarano in una nota congiunta il sindaco di Rionero in Vulture, Antonio Placido, e l’assessore al Bilancio Raffaele Giordano.
“Come peraltro esposto nel contenuto dell'articolo di stampa, – proseguono – la richiesta formulata alla Regione non riguarda affatto un sussidio per evitare il dissesto, ma espone un fabbisogno per il mantenimento di taluni servizi a livelli adeguati per i comuni di medie dimensioni, che sovente sono chiamati a farsi carico di funzioni di scala sovracomunale (ad esempio il trasporto scolastico, il trasporto pubblico per l'ospedale, i servizi per il diritto allo studio e per le politiche sociali), nonché per interventi prioritari di tipo strutturale ed infrastrutturale (soprattutto viabilità, patrimonio pubblico, aree ed infrastrutture produttive, sicurezza idro-geologica).
La necessità di tali interventi e la relativa progettualità erano stati più volte sottoposti alla Regione negli ultimi mesi, sia per garantire l'intera confermabilità dei servizi pubblici locali, evitando peraltro l'aggravamento di problematiche occupazionali, sia per gli adeguamenti prioritari della dotazione strutturale anche a fronte dei danni conseguenti all'emergenza neve del febbraio scorso.
La richiesta in verità è stata inserita in una proposta di più alto profilo politico consistente nell'istituzione di un "Fondo di solidarietà e sostenibilità" finalizzato a supportare in maniera stabile e strutturale le politiche di servizio e di dotazione di capitale materiale dei Comuni di medie dimensioni (anche in ragione della rilevanza sovracomunale delle funzioni) e possibilmente in raccordo con il ruolo ed i compiti delle Aree Programma.
L'attivazione di un tale strumento costituisce senz'altro un importante traguardo per l'insieme degli Enti Locali della Basilicata, un tassello imprescindibile di un modello di sussidiarietà verticale che renda complementari gli interventi programmati dai diversi livelli di governo nel perseguimento di più adeguati equilibri tra risorse finanziarie disponibili, strumenti della programmazione e dispositivi di gestione ed attuazione degli interventi.
A ciò potrà senz’altro essere associata l’attivazione della verticalizzazione del patto di stabilità a carico della Regione, che può consentire, tra l’altro, l’alleggerimento del gravame sul saldo obiettivo dei mutui contratti per finanziare opere pubbliche, dispositivo che per frenare acriticamente la spesa ha ingenerato una perversa ed assurda interruzione delle possibilità di intervento dei Comuni pur avendo capacità finanziaria; in tal senso ben venga uno sforzo regionale per sostenere concretamente il concatenamento per l’attuazione di interventi sia con sostegni diretti che mediante certificazione di crediti ed accorgimenti statistici per l’accollo verticale di quote finanziarie insature ai fini del patto di stabilità.
Solo in questo quadro – concludono Placido e Giordano – i Comuni di medie dimensioni potranno svolgere un ruolo di riferimento fattivo nell'attuale scenario di smantellamento dei servizi pubblici e dei diritti di cittadinanza sociale”.
BAS 05