Sindaco di Tricarico, Melfi, su fondi e programma opere pubbliche

 "Il sindaco prof. Antonio Melfi ha chiesto di predisporre una variazione di bilancio e una conseguente variazione del programma delle opere pubbliche per potere procedere all’utilizzo di un finanziamento per il Comune di Tricarico di € 1.500.000 destinato a lavori di messa in sicurezza, adeguamento, miglioramento sismico e antincendio del plesso scolastico della scuola primaria “Mons. Raffaello delle Nocche” sito in viale Regina Margherita. Tale finanziamento – si legge nella nota diffusa dalla segreteria del sindaco –  rinviene dal D.M. del MIUR del 21/12/2017".
"Questa  è la notizia buona per i bambini di Tricarico, per le loro famiglie, per il personale scolastico tutto che potranno disporre per il nuovo anno scolastico 2018/2019 di un edificio sicuro e ben attrezzato per le emergenze.
La notizia pessima è, invece, che questo finanziamento concesso dal MIUR è stato a giacere fra le carte e le pratiche inevase dalla precedente amministrazione per ben sei mesi che si sarebbero invece potuti utilizzare per avviare tutte le procedure di attuazione e quindi creare lavoro, mobilitare risorse, rianimare l’economia del paese.
Via via che si procede alla valutazione dei vari dossier, l’Amministrazione Melfi, insediatasi da sole due settimane, – prosegue la nota –  si trova dinanzi ad un quadro che, egoisticamente, potrebbe definire il non plus ultra, ma siccome non si intende l’attività amministrativa come propaganda bensì come servizio e informazione documentata e dettagliata alla comunità, ci si trova a constatare una situazione ai limiti dell’assurdo: per cinque anni Tricarico è stato lasciato in uno stato di languore agonizzante (volutamente, forse, per assicurarsi il “botto” per la rielezione, che non c’è stata essendo venuta meno addirittura la ricandidatura!).
Eppure i fondi c’erano, ci sono: all’atto dell’insediamento nel 2013, l’amministrazione comunale guidata dalla sindaca dott.ssa Marchisella trascorse un bel po’ di mesi a vaneggiare sulla situazione debitoria ricevuta in lascito, a suo dire, dalla precedente amministrazione Melfi, senza peraltro mai riuscire a comprendere la differenza fra indebitamento sic et simpliciter e indebitamento per investimenti.
Ora si lamentano perché altri raccolgono i frutti di quanto loro hanno, o avrebbero, seminato: che senso ha tutto ciò? Chi o cosa li ha fermati dall’essere presenti e pressanti nel realizzare quanto al Comune veniva concesso dagli enti sovraordinati, regione o stato? Chi o che cosa li ha anestetizzati nel “gestire” una comunità che meritava il meglio e che invece è stata abbandonata all’incuria, all’apatia, al disinteresse?
Non si tratta ora di piangere sul latte versato, perché il latte non è stato neanche controllato, ha rischiato di inacidirsi: ma grazie al cielo è arrivato il 10 giugno 2018".

Bas 05

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