Spi Cgil, Fnp Cisl e Uilp Uil di Basilicata intervengono a seguito dell’inserimento dei ticket su ricette, pronto soccorso e specialistica.
“Chi non fa sacrifici non ha titolo a chiederli a chi già sta male, a chi ha perso del 30% il potere di acquisto negli ultimi anni – dichiarano i segretari generali lucani Maria Lorusso (Spi Cgil), Vincenzo Pardi (Fnp Cisl) e Mario Capece (Uilp Uil) -. Ai rappresentanti istituzionali, ai politici, ai membri dei consigli di amministrazione degli Enti pubblici chiediamo un segnale, ovvero una decurtazione delle prebende del 10%, perché se sacrifici ci devono essere vanno ripartiti a cominciare da chi ha le maggiori responsabilità. La politica deve dare un esempio credibile e tempestivo di superamento di tutta una serie di privilegi economici che non hanno nulla a che vedere nell’importante e necessario ruolo da svolgere in tutti i livelli istituzionali”.
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