Intervenendo alla manifestazione della strage di Lampedusa di stamani il presidente della Task force regionale migranti Pietro Simonetti ha ricordato i dati relativi al progetto di accoglienza predisposto dalla Regione Basilicata per i migranti impegnati nella raccolta del pomodoro.
“Allo stato sono ospitati e assistiti, nei centri di Venosa e Palazzo, predisposti dalle rispettive amministrazioni comunali e finanziati dalla Regione, oltre 320 migranti. Per effetto della predisposizione di delle liste di prenotazione trecento aziende – sottolinea in una nota Simonetti – hanno prenotato e assunto oltre 850 unità. Sappiamo quanto e' difficile combattere l'industria del caporalato che da anni vive indisturbata, completamente e omertosamente tollerata, nell'area del melfese alto bradano. Quest’anno sono stati toccati interessi precisi di caporali locali ed esteri, di commercianti e gestori della prostituzione, che lucrano sulla pelle dei migranti di Boreano e dintorni. Non sono mancate minacce, richieste estorsive, intimidazioni nei confronti di soggetti della task force e di chi gestisce i centri. il tutto e' stato portato alla attenzione delle autorita' competenti. In parallelo pochi soggetti, per motivi prettamente partitici e individuali hanno diffuso e diffondono notizie false sulla condizione dei migranti ospiti dei centri parlando di"condizione carceraria e di attivita' "deportative" in corso e sull'uso delle risorse da parte dei comuni. La realta' si incarica di dimostrare l'esatto contrario. Sulle falsita', le minacce, gli insulti di alcuni dei protagonisti sara' la magistratura ad intervenire. Andiamo avanti certi del sostegno delle istituzioni, delle parti sociali, delle associazioni di volontariato e soprattutto dei migranti e dei risultati fino a questo momento raggiunti e che vanno consolidati ed estesi con le nuove normative sul lavoro nero e sulla immigrazione. Intanto il sindaco di Venosa ha emesso il decreto di sgombero di Boreano”.
BAS 05