"La lettura dell testo prodotto dal Governo, per riformare il mercato del lavoro, ed in particolare l'articolo 18 dello Statuto del lavoro, ci consegna valutazioni e ricadute non positive per i lavoratori e per le stesse per imprese.
Gli effetti non positivi, se il testo non verra' modificato, saranno piu' evidenti nel Mezzogiorno e, quindi, in Basilicata". Lo dichiara Pietro Simonetti, presidente del Centro studi e ricerche economico-sociali.
"La distinzione tra licenziamenti discriminatori ed economici – prosegue – finira' per indebolire i lavoratori e nel contempo allungare i contenzioni che finiranno per ingolfare l'attivita' della magistratura gia' oberata di processi oltre misura. La questione centrale della riforma, cosi come e impostata dal Governo, trasferisce il confronto tra le parti sociali, riducendone i ruoli nei Tribunali. Allocando sugli stessi un potere enorme. L'esito sara l'allungamento del contenzioso, la monetizzazione dei licenziamenti e un poderoso apparato di avvocati e parcelle. Tutto questo a fronte di circa 15.000 procedimenti innescati in Italia in dieci. Solo 350 decisi nel 2010, pochissimi in Basilicata, secondo Pierre Carniti, storico segretario della Cisl. Il valore simbolico e politico, nonche ideologico, affibbiato dal Governo e da una parte della imprenditoria, servira solo a ridurre il lavoro nel Paese e specie nel Mezzogiorno anche per l'assoluta mancanza di progetti e finanziamenti per lo sviluppo. Certamente aumentera' la precarieta infatti,non sono stati estesi gli ammortizzatori sociali ai lavoratori a progetto e precari (in Basilicata sono oltre 12.000) mentre li potranno utilizzare gli apprendisti, attuamente 250.000 in Italia, qualche milgliaio in Basilicata. In assenza di un salario minimo i lavoratori a progetto e precari finiranno per avere meno salari per contribuire all'aumento dei costi. Vedremo cosa accadra' nelle prossime settimane. Questo e' un tema che non interessa solo le parti sociali ma anche le Regioni e gli Enti Locali che finirammo, con la proposta attuale, per raccogliere gli aspetti negativi e le politiche di mancato sviluppo dell'occupazione.
Qui torna il tema del reddito minimo garantito. Bisogna farlo per dare anche speranza ai giovani e fermare i flussi di emoigrazione".
BAS 05