Simonetti (Csres) su incontro delegazione cinese

“L’Amministrazione provinciale di Matera domani  incontra una delegazione Cinese della Città di Fuzhou ( 874 mila  abitanti), capoluogo della Provincia del Fujian , est della Cina. La città è sede  di industrie metalmeccaniche, chimiche , della gomma , tessili, alimentari e oggetto in legno. Si tratta di un incontro  come dicono gli organizzatori  anche per l’attrazione di investimenti esteri”. E’ quanto dichiara Pietro Simonetti, presidente del Centro studi e ricerche economico sociali. ”Di questi incontri – continua – ce ne sono stati due in Basilicata nel  2010 ma non hanno avuto  ricadute concreti . Al momento sarebbe utile, anche se  l’azienda Sinoro è allocata a Tito, sollecitare la delegazione cinese ad un intervento presso le autorità competenti per risolvere l’annosa vicenda  che si trascina da oltre un ventennio. Il riferimento è all’entrata in produzione , con i livelli occupazionali e produttivi dell’azienda orafa ex centro orafo, poi Cripo,dopo Orop ed infine Sinoro che ha ricevuto  un finanziamento  statale di oltre 12 milioni di euro (art.lo 21 della legge 219/81) e oltre circa 800 mila euro di fondi regionali per attività formative. L’impresa non ha mai  lavorato un grammo d’oro. L’azienda doveva riutilizzare l’area dell’ex Memofil e i lavoratori. Dei quaranta operai rimasti, compresi i nuovi assunti formati, gran  parte sono in mobilità. Al momento secondo gli enti previdenziali  la Sinoro non ha dipenedenti. Venti anni di contenziosi, fallimenti, processi penali con qualche condanna e nessuna lavorazione  delle previste quaranta tonnellate anno di oro cinese da trasformare in catename.Gli Amministratori Provinciali, in lotta per la permanenza dell’Ente, hanno risposto positivamente al nostro appello relativo alla non inclusione  dell’Aereoporto di Pisticci nel piano nazionale. Essi si faranno certamente carico delle esigenze prospettate nel quadro di un rinnovato confronto con la controparte Cinese. Nel  contempo il Dipartimento Attività  Produttive della Regione potrebbe, senza grosse difficoltà, riprendere i contatti con il Ministero dello Sviluppo e la Sinoro per affrontare  una vicenda  scandalosa , cosi come tante altri punti crisi lasciati marcire anche per responsabilità dei Consorzi  Industriali. Tutto questo ha certamente influito sulla formazione della platea dei lavoratori in mobilità, specie in deroga, che stanno per diventare circa 2000”.

bas 06

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