"I consorzi industriali strutturati con gli interventi dellla Casmez, dovrebbero per norma e per pudore, interessarsi delle attivita' produttive, dei servizi e dell'occupazione. Cosi nasce il Corsorzio della val Basento con gli investimenti di Eni con la politica di Mattei". Lo dichiara Pietro Simonetti, presidente del Centro studi e ricerche economico sociali, che aggiunge:
"Oltre diecimila occupati diretti e indiretti. Non e' piu' cosi. Nella valle del Basento ci sono oltre quaranta stabilimenti chiusi o non mai aperti (vedi Felandina e tanti soldi nelle casse dei ministeri e della regione). Per non parlare dell'esperienza degli ultimi bandi e del polo del salotto con gli ultimi siti fantasma. Il commissario del consorzio si appella al sole, Per il fotovoltaico sui tetti delle aziende, con qualche occupato nei servizi di vigilizanza e al prolungamento di un aereporto nato su una discarica di rifiuti Enichem. Si discute sui metri necessari per prolungare la pista. A molti anni dall'inizio dei lavori. Si annuncia e si promette. Mentre i lavoratori in mobilita' sono in grande difficolta' e i disoccupati aspettano. Al commissario Santorsa consiglierei di leggersi la relazione della commissione di inchiesta sulla val Basento febbraio 2000, una delle due concluse e approvate nella storia del Consiglio regionale della Basilicata. Potrebbe servire."
BAS 05