Simonetti (Cseres) su situazione SiderPotenza

Pietro Simonetti, presidente del Cseres, interviene sulla SiderPotenza. “Sono trascorsi venti anni dalla decisione formale assunta dalla Regione Basilicata di delocalizzare lo stabilimento siderurgico nell’area industriale di Tito”. Per Simonetti “domani il Presidente uscente De Filippo consegni al subentrante  le decisioni della regione e le relative inadempienze relative all’attuazione delle decisioni formalizzate”. Inoltre, Simonetti si chiede come mai la delocalizzazione non sia stata effettuata. “Dalle carte conservate nel nostro archivio – afferma – risulta che, nonostate le decisioni assunte dalla Regione e dall’ASI, si è preferito puntare sulla realizzazione dell’Interporto proposto dalla Lucandocks, circa 100 ettari, progetto mai realizzato e che ha prodotto contenzioni e spreco di danaro pubblico  compreso la perdita di oltre 15 miliardi di vecchie lire di finanziamento pubblico. Ad oggi l’area destinata alla realizzazione dell’interporto e alla delocalizzazione della Lucchini Siderurgica è inutilizzata nonostante le centinaia di richieste di assegnazioni di suolo  pervenute all’Asi nel corso degli ultimi anni. E’ grave constatare che mentre l’Asi affoga nei debiti, non si riesce ad attuare il piano di risanamento e stipulare un mutuo per sostenerlo. La gestione della vicenda della Siderpotenza si accompagna alle pratiche relative  al cambio di destinazione d’uso, ai fitti, ai cambi di proprietà con oltre 120 delibere in 4 anni. E’ troppo chiedere che uno dei primi atti della nuova fase regionale sia quello di affrontare i problemi  del lavoro e  della tutela della salute e dell’ambiente?”.

bas 06

    Condividi l'articolo su: