“La mobilitazione vasta e unanime attorno alla lotta in corso per salvare le attivita’ assistenziali e occupazionali degli ospedali del gruppo Don Uva , a partire da quello di Potenza, dovrebbe portare ad una rapida ed efficace soluzione delle questioni aperte non da oggi ma da circa un trentennio. La storia del Don Uva e’ costellata di episodi,vertenze, inchiesta sulla gestione che non possono essere ignorate nella fase piu’ acuta della crisi che condiziona gravemente gli ospiti e i lavoratori dipendenti. Il fortissimo indebitamento di oltre 320 milioni verso fornitori,enti previdenziali e statali,un improbabile piano di ristrutturazione che prevede 6oo esuberi su 2000 dipendenti,dei quali 72 su 450 lavoratori della struttura potentina, la richiesta di concordato preventivo per evitare il fallimento, declinano una situazione molto seria che viene affrontata dalla Regione Basilicata anche con provvedimenti normativi”. Lo dichiara Pietro Simonetti, presidente del Cseres. “Il quadro complesso della situazione , – prosegue – arricchito negli ultimi giorni dalle dimissioni del direttore generale e dalla intensificazione delle inchieste giudiziarie e le gravissime ripercussioni sui lavoratori del Don Uva di Potenza, senza salario da mesi e sui ricoverati sui quali pesa anche la qualita’ e la quantita’ di vitto per le note difficolta’ della societa’ che provvede ai pasti ed al resto, richiede, a giudizio di tutti, misure eccezionali. Misure che devono portare al pagamento dei salari e al soddisfacimento delle esigenze degli ospiti dell’ospedale”.Di fronte alle modalita’ di attuazione dei procedimenti legati al concordato preventivo,alla definizione del piano di risamento e ristrutturazione e,quindi,alla attuazione del disegno regionale di rendere autonomo e funzionale l’ospedale di Potenza e ‘da valutare l’adozione di un provvedimento, da parte delle autorita’ locali,statali e non,di requisizione in riferimento all’art.colo 835 del codice civile e alle leggi che regolano la misura, comprese quelle che regolano le competenze di Regione , Provincia e Comune”.
BAS 05