“In una fase dove la parola cambiamento prende il sopravvento su tutto, anche su quello che funziona, torna utile apprezzare le buone pratiche prodotte con progetti e percorsi da lavoratori, dirigenti e utenti. Il riconoscimento nazionale ricevuto dall’Acta di Potenza rappresenta una specie di energetico per superare il malessere di quanti non credono alla possibilità di fare e di ben fare. Abbiamo avuto la possibilità di sperimentare, con il Comune e con l’Acta, un progetto che ha ricevuto l’apprezzamento del Ministero del Lavoro, dell’Interno e della stessa Unione europea: l’intervento di inclusione di 240 richiedenti asilo ospitati a Potenza in attività di affiancamento per la tutela ambientale. Un progetto radito anche dai cittadini, anche tra i più riottosi verso l’accoglienza. Allargare le buone pratiche per farle diventare ordinarie: questo è vero cambiamenti. Grazie Acta”. Lo ha dichiarato Pietro Simonetti, del Centro studi e ricerche economiche e sociali (Cseres).