Simonetti (Cseres) su formazione e wi fi gratuito

Il presidente del Cseres, Pietro Simonetti è intervenuto sui dati diffusi dall’Istat che confermano la tendenza all’ulteriore spopolamento. “Nell’ultimo decennio – si legge – con il progressivo invecchiamento, sono venuti meno 35 mila persone della fascia 15/39 anni. La componente dell’immigrazione, circa 13 mila regolari e 30 mila in nero, non ha inciso, come in altre arre del Paese a modificare la tendenza. In questo quadro persiste una generale sottovalutazione del fenomeno che impedisce una vera politica di sostegno ai flussi migratori in entrata e di ritorno in quanto non vengono, se non in poche occasioni, attuate misure concrete per il ripopolamento, con la utilizzazione delle case sfitte nei centri storici, misure formative e di investimento, accordo con i Paesi del Mediterraneo e dell’Est, attività in direzione del rientro dei cervelli. In particolare non vengono date borse di studio per le la formazione. L’Università della Basilicata ha gli stessi iscritti della Regione Molise che ha metà della popolazione lucana. Fuori dalla Basilicata ci sono oltre 1,3 milioni di persone, tra emigrati e discendenti lucani. Una grande platea che potrebbe rappresentare una vera risorsa per un futuro diverso della regione non solo in termini demografici ma anche come propulsore di una politica di sviluppo in tutti i settori compresa l’esportazione e i trasferimenti di sapere a partire dalle nuove tecnologie, progetti e investimenti. Stamani il Consiglio Regionale ha comunicato l’elenco del Lucani Insigni. La qualità dei premiati risulta evidente e ricca di esperienze lavorative, di ricerca e di impegno di primario livello. Il prossimo Por 2014/20 può rappresentare la cartina di tornasole di una nuova fase anche in termini di ideazione, progettazione e fattibilità. Come è importante predisporre un grande progetto di formazione che coinvolga gli oltre 120 lavoratori lucani disoccupati o inoccupati iscritti nelle liste di collocamento in possesso di licenza elementare o media. Questa misura risolverebbe anche l’annosa vicenda del sistema scolastico lucano sia per alunni sia per le cattedre. Un piano sul modello 150 ore nelle ore pomeridiane o serali. Altra proposta è quella di sperimentare in Basilicata il sistema Wi-Fi gratuito, anche perchè le multinazionali delle comunicazioni non investono, e ci sono già in corso azioni regionali per a banda larga. Si avrebbe l’accesso veloce alla rete con forti risparmi sulla rete telefonica. In tante parti tutto questo è in atto ma la Basilicata potrebbe essere la prima regione a coprire tutto il territorio e l’utenza pubblica e privata . Anche per dare continuità alla misura “il Compiuter in ogni casa” finanziato a suo tempo dalla UE”.

bas 06

    Condividi l'articolo su: