Esiste un comparto redditizio per pochi e dannoso per tanti lavoratori. Parliamo delle curatele falllimentari e delle liquidazioni – scrive in una nota Pietro Simonetti – Ci sono curatele che durano da oltre trent’anni con tutto il carico di contenzioso che conosciamo e la disoccupazione creata. In Basilicata, anche per effetto delle curatele perpetue e della gestione dei “punti di crisi” industriali stiamo per centrare l’obbiettivo dei 3000 lavoratori iscritti alla platea degli ammortizzatori in deroga.
Al momento- continua – non esiste un piano per il loro riutilizzo in uno con i 100 capannoni non utilizzati, molti dei quali privati dei macchinari, svenduti e rivenduti in Italia ed all’estero. Una delle vicende più interessanti è quella dell ex Pamafi di Maratea azienda florovivaistica realizzata dal Conte Rivetti e poi acquisita dalla Regione con i fondi della Cassa Contadina per salvaguardare il territorio di Castrocucco e l’attivita’ produttiva e occupazionale. Successivamente la Regione ha venduto alla Flomar srl l’intera proprietà. La Flomar si impegnò ad estinquere il mutuo presso la Cassa Contadina,impegno non mantenuto. Per effetto del contratto stipulato e del patto di riservato dominio gli amministratori della Flomar, posta in liquidazione coatta nel 2007,dovevano restituire l’area e gli immobili alla Regione. Tutto questo non e avvenuto e nel 2011 iiquidatori hanno chiesto alla Regione,che non ha accettato ,la vendita di immobili per”saldare la debitoria della cooperativa” e nutrire la liquidazione. Oggi – conclude Simonetti – è urgente chiudere la liquidazione e gestire la proprietà pubblica in modo attivo.
BAS 05