“Ha fatto bene il Presidente della Giunta Regionale ad apprezzare ,nell’ambito della mostra documentaria inaugurata oggi a Senise per ricordare le grandi lotte per l’irrigazione e lo sviluppo dell’area l’importanza di quella esperienza. Negli anni ottanta la vertenza produsse risultati evidenti ma anche ritardi e inadempienze dei gruppi dirigenti della Regione e del Governo nazionale. Sotto la direzione della Federazione Unitaria Ggil, Cisl e Uil, cosi come per la lotta sulla legge 219 del dopo sisma, fu definita una piattaforma e un confronto che al termine fece allocare nell’area importanti risorse finanziarie, determinò il recupero delle aree golenali a monte della diga, poi non del tutto utilizzate, la realizzazione di sistemi irrigui , oltre all’ acqua potale e il metano per una intera area”. Lo dichiara Pietro Simonetti, presidente del Cseres. “Le conquiste di quella vertenza, non tutte sfruttate a pieno a livello locale e regionale, le modalita’ di lotta che impegnarono ingenti masse popolari in uno con l’unita unita’ delle forze sindacali,politiche,culturali e religiose, – prosegue – dimostrarono che era possibile ottenere risultati per l’utilizzo ottimale delle risorse .Uniti si vince , divisi si viene colpiti meglio e si perde come plasticamente accade ora sulle questioni del petrolio, della occupazione e della rappresentanza istituzionale. Crediamo che l’esperienza della lotta del senisese possa, oltre ad essere un momento di riflessione e ricordo, spingere prima di tutto il movimento sindacale a recuperare piattaforme e’ unita’. Mentre si aggrava la situzione occupazionale , aumenta la Cig e cadono i redditi, la trattativa e’ ferma sulle ricadute delle estrazioni petrolifere, le contropartite e la gestione del territorio e nel contempo aumenta l’arroganza delle compagnie petrolifere sostenute da circoli nazionali anche legati al Governo Monti.L’ ultimo progetto Senise e’ sostanzialmente fallito come il la misura per Val d’Agri trasformato in un Bancomat per le iniziative disinvolte e disarticolate che non producono ricadute occupazione , flussi turistici e sviluppo.Ricordare la lotta del senisese significa prendere di petto il presente: piano per il lavoro,reddito minimo e un progetto di programmazione che tenga conto della realta’”.
BAS 05