Per il capogruppo di Alleanza per l’Italia la mozione favorirà opportunità di lavoro per i giovani lucani
“L’approvazione della mozione, all’unanimità da parte del Consiglio Regionale, volta a favorire opportunità di lavoro per i giovani lucani nel comparto estrattivo, attraverso forme di intervento che permettano loro di esprimere al meglio le proprie capacità e professionalità in Basilicata, favorendo l’occupazione e/o il reintegro delle giovani competenze all’interno di Eni S.p.A. o delle altre compagnie petrolifere operanti in regione, costituisce un importante segnale da cui partire per l’attivazione di politiche di sostegno alla formazione ed all’occupazione giovanile, specie in un settore ‘caldo’ come quello delle estrazioni petrolifere che hanno spesso portato alle compagnie petrolifere profitti notevoli, ma poca occupazione per la manodopera locale”.
È quanto affermato da Alessandro Singetta, capogruppo di Alleanza per l’Italia in Consiglio regionale che aggiunge: “Il nostro territorio ha sempre più bisogno di risultare ‘attrattivo’ per evitare, o quantomeno frenare, l’impietoso fenomeno dello spopolamento e dell’emigrazione giovanile e, per questo, si debbono implementare nuove forme di sostegno all’occupazione, impedendo la sterile ‘spoliazione’ di territori e risorse. E’ il momento di guardare con occhi nuovi – continua l’esponente di Api – ciò che abbiamo e le potenzialità insite nella nostra terra: i giovani sono il nostro futuro, il futuro di una regione che ha ancora bisogno di crescere”.
“Questa mozione – prosegue Singetta – impegna il Governo regionale a predisporre una politica di sostegno alle giovani generazioni lucane, attraverso accordi con le compagnie petrolifere, che stabiliscano delle percentuali obbligatorie di manodopera locale da impiegare stabilmente nel comparto estrattivo, anche attraverso l’affidamento di incarichi di progettazione, di coordinamento della sicurezza in fase di esecuzione e di collaudo ad imprese e operatori lucani”. “Il fenomeno ‘petrolio’ – conclude il capogruppo Api – non ha portato con sé i benefici (in termini di sviluppo e di crescita occupazionale ed economica) tanto agognati: sono ancora tanti, troppi i giovani disoccupati. Occorre ripensare alle politiche di sviluppo ed occupazione, chiedendo alle aziende che tanti profitti realizzano in Basilicata di pagare qui le tasse, di impiegare mano d’opera locale, di praticare sconti nella fornitura di beni (come le automobili) e servizi in favore dei lucani”.