Il garante dell'infanzia, con la componente del Comitato consultivo Filomena Briamonte, segnala le difficoltà dovute ai ritardi nell'erogazione dei contributi che la Regione stanzia per sostenere questa attività
<div> "Il ruolo delle sezioni primavera è di natura prettamente sociale e non solo assistenziale, giacché questa scuola per i più piccoli ha la funzione specifica di dare risposte alle esigenze delle famiglie. E come tale non può essere considerata soltanto alla stregua di un 'parcheggio' per i bambini". Lo ha detto il garante dell'infanzia e dell'adolescenza, Vincenzo Giuliano, che "per affrontare i problemi legati al ruolo delle 54 sezioni primavera in Basilicata" (le scuole per l'infanzia che ospitano bambini piccoli dai due ai tre anni) ha attivato contatti a vari livelli ed ha chiesto un incontro con il presidente della Regione Pittella "per un'analisi delle questioni di maggior rilievo".</div><div> </div><div> "Ad oggi – sottolinea il garante insieme a Filomena Briamonte, componente del comitato consultivo e responsabile delle sezioni primavera – è stato versato soltanto il 25 per cento dei contributi economici previsti per l'anno scolastico 2014 – 2015, nonostante ci sia stato un formale impegno da parte del Presidente Pittella per assicurare i fondi destinati alle sezioni. Non si tratta di ritardi che si possano superare facilmente, poiché ciò incide sul funzionamento degli asili. Soltanto tre su dieci funzionano con evidenti ripercussioni sul sociale, nel suo complesso. Tra l'altro, i mancati pagamenti creano ritardi nei versamenti dei contributi all'Inps e inducono le scuole a chiedere dilazioni a Equitalia, con pesanti aggravi dovuti agli interessi legali".</div><div> </div><div> Il triste scenario che si potrebbe determinare nel caso in cui dovessero continuare ad accumularsi i ritardi nell'erogazione dei contributi lo delinea Filomena Briamonte: "Bambini a casa, mamme senza lavoro, operatori disoccupati".</div>