Sessione Comunitaria, Manti in seconda Commissione

Oltre al Dirigente generale del Dipartimento Programmazione e Finanze, auditi anche i dirigenti dell’Autità di Gestione, Antonio Bernardo e Vittorio Restaino

All&rsquo;attenzione della seconda Commissione consiliare (Bilancio e Programmazione) presieduta dal consigliere Braia (Ab), la Sessione Comunitaria del Consiglio regionale con la relativa relazione annuale.<br /><br />Sono stati auditi il Dirigente generale del Dipartimento Programmazione e Finanze, Elio Manti,&nbsp; e i dirigenti dell&rsquo;Autorit&agrave; di Gestione, Antonio Bernardo (Fesr) e Vittorio Restaino (Feasr).<br /><br />&ldquo;Per la Basilicata i fondi comunitari sono fondamentali &ndash; ha sottolineato in apertura di seduta il Presidente della Commissione -&nbsp; di qui la necessit&agrave; e l&rsquo;opportunit&agrave; di audire i massini esponenti regionali in materia&rdquo;.<br /><br />&ldquo;La Sessione comunitaria &egrave; stata voluta dalla Regione &ndash; ha spiegato nella sua relazione Manti &ndash;&nbsp; ed &egrave; stata affidata in seno al Consiglio il dibattito per gli interventi sui Fondi comunitari per avviare una riflessione su come la Regione nella fase ascendente, pu&ograve; proporre ed emendare attraverso la Presidenza del Consiglio la materia. La programmazione 2014-20 &ndash; spiegato – non &egrave;&nbsp; potuta partire prima del 2016&nbsp; per ritardi di avvio del partenariato&rdquo;.<br /><br />Manti ha sottolineato &quot;l&rsquo;importanza del fatto di aver raggiunto i target di premialit&agrave; aggiuntiva del 6 per cento. Per tutte le regioni – ha specificato -&nbsp; la Commissione europea aveva indicato 11 obiettivi tematici da raggiungere nella programmazione 2014-2020. Dal giugno 2019 &egrave; cominciata la seconda fase della programmazione,&nbsp; si sono chiusi i bandi, adesso effettivamente arrivano le risorse&rdquo;.<br /><br />Manti ha, altres&igrave;, posto all&rsquo;attenzione dei consiglieri &ldquo;l&rsquo;avanzamento del Fondo sociale di coesione che &egrave; un fondo nazionale. Si tratta di risorse aggiuntive che noi trattiamo alla stregua di un fondo extraregionale&rdquo;.<br /><br />E&rsquo; stato poi audito il dirigente dell&rsquo;Ufficio Autorit&agrave; di Gestione Po Fesr, Antonio Bernardo. &ldquo;Il programma consiste in 826 milioni e si divide in 9 assi di questi 11 obiettivi. Anche sul Fesr perseguiti obiettivi di spesa, certificati&nbsp; 147 milioni alla fine di giugno e&nbsp; si &egrave; messo in sicurezza l&rsquo;obiettivo da raggiungere per la fine dell&rsquo;anno&rdquo;.<br /><br />Il Dirigente ha, poi,illustrato &ldquo;le cose fatte sui diversi assi, in particolare sui bandi, manifestazioni di interesse per le imprese. Sono stati selezionati pi&ugrave; di 1600 progetti, l&rsquo;asse 1 ha consentito di acquisire servizi innovativi e voucher alle imprese. In particolare i 14 milioni sui clouster, l&rsquo;asse 1 &ndash; ha detto &ndash; &egrave; una strategia intelligente pioneristica per la Basilicata.&nbsp; Il programma &egrave; in sicurezza, gi&agrave; per quest&rsquo;anno abbiamo raggiunto gli obiettivi. Data ultima per l utilizzo delle risorse il 31 dicembre 2023, &egrave; questa la data per chiudere l&rsquo;impegno&rdquo;.<br /><br />Il responsabile dell&rsquo; Ufficio Autorit&agrave; di Gestione del Feasr, Vittorio Restaino, ha relazionato sul programma di sviluppo rurale avviato anch&rsquo;esso come gli altri programmi nel maggio 2016. &ldquo;Un programma che si muove non su obiettivi &ndash; ha spiegato&nbsp; – ma su priorit&agrave; declinate in 20&nbsp; misure per 54 sottomisure e non pu&ograve; che avere come modalit&agrave; operativa tramite bandi&rdquo;.<br /><br />&ldquo;L&rsquo; attivit&agrave; preliminare al Partenariato economico e sociale e la concertazione &ndash; ha specificato Restaino -&nbsp; con gli organi avviene attraverso l&rsquo;istituzione del tavolo verde con le organizzazioni di rappresentanza del sistema agricolo. L&rsquo;avanzamento del&nbsp; Programma di sviluppo rurale&nbsp; ha 671 milioni dotazione. I tempi di attuazione sono gli&nbsp; stessi degli altri, occorre assicurare la spesa entro il 31 dicembre 2023 con target di spesa annuali che sono stati conseguiti e quest&rsquo;anno ci vedono impegnati nell&rsquo;obiettivo di spesa. Ad oggi &ndash; ha continuato – la situazione di avanzamento al 30 luglio 2019,&nbsp; con una quantit&agrave; di risorse inserite vedono 538 milioni messi a bando (82 per cento gi&agrave; a disposizione del contesto agricolo). Contrattualizzati con i beneficiari 291 milioni pari al 43,3 per cento delle domande finanziate. Percentuale di pagamento pari a 167 milioni che attesta oggi un contributo erogato del al 25 per cento&rdquo;.<br /><br />&ldquo;I percorsi sulle sei priorit&agrave; avviate contemplano quella sul sostegno alla nuova imprenditorialit&agrave; con l&rsquo;insediamento dei giovani in agricoltura. Per loro – ha detto Restaino &ndash; sono stati messi a disposizione 37,2 milioni con 2 bandi che sono stati sostenuti e che prevedono 568 giovani in agricoltura. Poi 32 milioni ad ulteriore sostegno, misura 4.1 che portano a sviluppare il finanziamento del primo insediamento, per un totale di&nbsp; 69 milioni&rdquo;.<br /><br />&ldquo;Sui target di spesa &ndash; ha concluso Restaino &ndash;&nbsp; oggi siamo ancora impegnati a spendere 84 milioni fino a fine anno. Esiste un rischio di disimpegno, ma a fronte dell&rsquo;80 per cento, confidiamo anche nell&rsquo;impegno dei beneficiari che devono ultimare l&rsquo;investimento&rdquo;.<br /><br />Dopo le audizioni, il presidente Braia ha sottolineato come &ldquo;oltre ai numeri, sia anche molto importante l&rsquo;aspetto politico che incide sulle strategie finora orientate alla sostenibilit&agrave; ed ai giovani&rdquo;.<br /><br />Sono intervenuti, nel corso dei lavori, i consiglieri Piergiorgio Quarto (Bp) che ha sottolineato &ldquo;la necessit&agrave; della stessa efficienza nella programmazione anche per la parte istruttoria&rdquo; e chiesto &ldquo;cosa si intende fare per evitare il disimpegno della spesa e in che modo&rdquo;.<br /><br />Restaino ha rimarcato che &ldquo;la gestione del&nbsp; Psr risente per la parte istruttoria, dei problemi con l&rsquo;organismo pagatore,&nbsp; l&rsquo;Agea. Sul lungo periodo &ndash; ha spiegato – abbiamo attivato il Siar al fine di risolvere le difficolt&agrave; dell&rsquo;organismo pagatore con il sistema informativo che&nbsp; gestisce pagamenti a livello nazionale in una logica paritetica di interoperabilit&agrave; attraverso una gestione sul fascicolo aziendale per il sistema di pagamento&rdquo;.<br /><br />E&rsquo; intervenuto anche il consigliere Acito (Fi) che ha rivolto domande sul Fesr e a Bernardo sul Piano Banda Ultra Larga partito nel 2016 . &ldquo;Nella precedente programmazione &ndash; questa la risposta – 2007-2013 siamo intervenuti per il digital divide. Poi con la fibra&rdquo;.<br /><br />Oltre al presidente della Commissione Braia (Ab) erano presenti i consiglieri Sileo (Lega), Cifarelli (Pd), Trerotola (Pl), Quarto (Bp), Bellettieri (Fi), Acito (Fi), Giorgetti (M5s).<br />

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