Sessione comunitaria, approvato il documento

Nel dibattito sono intervenuti i consiglieri Rosa, Bradascio, Polese, Perrino, Pace, Santarsiero, Mollica, Robortella, Pietrantuono, Spada, Romaniello, Galante, Napoli e Cifarelli e gli assessori Liberali e Ottati. Il commento del presidente Pittella

Dopo la relazione del presidente Pittella sulla sessione comunitaria, tenuta nella riunione del 17 giugno, e il dibattito svolto oggi, l&rsquo;Assemblea ha&nbsp; approvato a maggioranza (con 11 voti favorevoli di Pd, Pp, Ri, Psi e Castelluccio del Pdl-Fi, 2 voti contrari del M5s e 3 astensioni del gruppo Misto, di Sel e di Napoli del Pdl-Fi) la &ldquo;Relazione sullo stato di avanzamento al 31/12/2013 dei programmi regionali 2007-2013 cofinanziati dalle risorse comunitarie (Fesr, Fse e Feasr) e sulle iniziative che la Giunta regionale intende intraprendere nell&rsquo;attivazione delle risorse comunitarie per il periodo di programmazione 2014-2020&rdquo;.<br /><br />Il consigliere <strong>Rosa </strong>(Lb-Fdi), aprendo il dibattito,&nbsp; ha sottolineato che&nbsp; i dati del rendiconto 2007 &ndash; 2013 non sono sufficienti per discutere sulla mole dei fondi ottenuti. &ldquo;Una relazione, quella del presidente Pittella, vaga, inconsistente e inconcludente. Sembra – ha detto&nbsp; -&nbsp; la trappola del non sviluppo, con progetti generalizzati senza alcuna esaustivit&agrave; e la mancanza assoluta di indirizzo politico-programmatico. Nessun documento di economia e finanza, solo una ripresa di quanto enunciato sui siti dell&rsquo;Unione europea&rdquo;. <strong><br /><br />Bradascio </strong>(Pp) nel suo intervento ha apprezzato la relazione del presidente Pittella &ldquo;perch&eacute; &ndash; ha detto &ndash;&nbsp; guarda avanti.&nbsp; Nonostante la tremenda crisi che ci ha colpito, occorre attrezzarci per uscire di nuovo dall&rsquo;obiettivo convergenza con un nuovo slancio. E&rsquo; auspicabile che nell&rsquo;odierna sessione comunitaria prevalga la nota volont&agrave; del popolo lucano di progettare e di attuare piani operativi orientati non ad una crescita qualunque ma ad una crescita che porti con s&eacute; inclusione, benessere sociale e solidariet&agrave;&rdquo;.<br /><br />Piena condivisione sulla proposta di programmazione regionale anche da parte del consigliere <strong>Polese </strong>(Pd). Una relazione che &ndash; ha detto – &ldquo;raccoglie e rafforza le sfide europee&rdquo;. Da parte dell&rsquo;esponente del Pd l&rsquo;auspicio &ldquo;che si possano recuperare tempi e spazi per arricchire la proposta e conservare un atteggiamento propositivo anche nei sei mesi di interlocuzione tra la Regione e la Commissione europea&rdquo;.<br />Il consigliere Perrino (M5s) nel suo intervento consegnato alla presidenza dell&rsquo;Assemblea ha sottolineato che &ldquo;fino ad oggi la montagna di soldi riveniente dai fondi strutturali europei &egrave; stata spesa molto male traducendosi in un gigantesco esercizio di programmazione. Il M5s in Basilicata far&agrave; tutto quello che &egrave; possibile fare per evitare che il &lsquo;tesoretto&rsquo; rappresentato dagli 863 milioni di euro non venga dilapidato come fatto sino ad oggi&rdquo;.<br /><br />&ldquo;Sarebbe stato meglio far precedere questa discussione dal confronto con le parti sociali&rdquo;: questa l&rsquo;opinione del consigliere <strong>Pace </strong>del gruppo Misto, per il quale &ldquo;i lucani hanno bisogno di quello scatto in avanti che qualcuno in questi anni ha fatto mancare in questa regione. Per il prossimo ciclo di programmazione la componente ambientale va considerata come un vincolo, ma occorre capire qual &egrave; il punto di equilibrio. In tema di turismo, dobbiamo essere bravi ad intercettare le vocazioni territoriali, non con macroattrattori senza alcuna coerenza storica. Una luce si vede nel Psr, con gli 11 partenariati gi&agrave; sottoscritti. Serve il coraggio istituzionale che l&#39;Europa ci chiede&rdquo;.<br /><br />&ldquo;Occorre una riflessione rigorosa, qualcosa non ha funzionato nel ciclo di programmazione 2007/2013&rdquo;, ha detto il consigliere <strong>Santarsiero </strong>(Pd) facendo riferimento in particolare al progetto &ldquo;Un ponte per l&#39;occupazione&rdquo;, che &ldquo;non ha colto i risultati che si era posto&rdquo;. Santarsiero ha definito significativa la relazione svolta dal presidente Pittella, aggiungendo che &ldquo;il percorso attuativo di Europa 2020 &egrave; un strategia ancora da declinare e definire, serve un impalcato istituzionale che renda protagonista il territorio. La Basilicata &ndash; ha concluso – ha tutti i titoli per chiedere di ospitare la sede di una agenzia europea per le aree interne, che sono una delle priorit&agrave; del prossimo programma&rdquo;.<br /><br />Il consigliere <strong>Mollica </strong>(Udc) ha parlato &ldquo;di un circuito virtuoso da mettere in campo, anche con l&rsquo;interazione con le altre Regioni, soprattutto, per quanto concerne le infrastrutture. Non si pu&ograve; non ricordare &ndash; ha detto &ndash;quanto di sbagliato &egrave; stato fatto, anche in una fase di facing out. Non basta l&rsquo;ingegneria finanziaria, ovvero molta spesa e poca resa ma occorre perseguire alcuni obiettivi prioritari tra i quali l&rsquo;occupazione senza assistenzialismo, la creazione di un tetto fotovoltaico per ogni famiglia e un sistema turistico competitivo che si coniughi con la salvaguardia imprescindibile dell&rsquo;ambiente&rdquo;.<br /><br />&ldquo;Le risorse che l&rsquo;Unione Europea metter&agrave; a disposizione della Regione rappresentano un&rsquo;occasione particolarmente significativa per sostenere il recupero dell&rsquo;economia lucana ed il rilancio del sistema produttivo verso traguardi di innovazione e di competitivit&agrave; essenziale per vincere la sfida del futuro&rdquo;. Cos&igrave; il consigliere <strong>Robortella </strong>(Pd) per il quale &ldquo;si apre oggi una fase di sfida straordinariamente importante che richiama tutti alle proprie responsabilit&agrave;&rdquo;.&nbsp; &ldquo;E&rsquo; un bene &ndash; ha detto &ndash; che la nuova programmazione 2014-2020 sia fortemente orientata alla strategia europea che prevede le tre priorit&agrave; di una crescita intelligente, sostenibile e inclusiva&rdquo;.<br /><br />&ldquo;Conosciamo le sfide che abbiamo di fronte: serve un percorso realistico &ndash; ha detto il consigliere <strong>Pietrantuono </strong>del Psi -, &egrave; complicato in tutte le Regioni del Sud dimostrare l&#39;efficacia del periodo di programmazione comunitaria 2007/2013. Oggi occorre mettere a regime i tre strumenti che rendono particolare e peculiare la Basilicata: la programmazione europea, le royalties del petrolio, le riforme di sistema. La spesa dei fondi diventa pi&ugrave; fluida se facciamo le riforme. Questa &egrave; la visione che sta nella relazione di Pittella, bisogna accompagnare con convinzione lo sforzo per le riforme&rdquo;.<br /><br />Il consigliere <strong>Spada </strong>(Pd) nel condividere la relazione del presidente Pittella ha fatto presente che &ldquo;promuovere un sistema territoriale attrattivo rimane il principale riferimento per la Basilicata insieme all&rsquo;idea della macroregione adriatico-jonico, progetto in grado di fare sistema e perseguire obiettivi pi&ugrave; in linea con i tempi in cui viviamo. L&rsquo;efficienza e la competitivit&agrave; del territorio regionale sono &ndash; ha detto &ndash; alla base del benessere collettivo e trovano riferimento nella declinazione in tre pilastri: capitale cognitivo, capitale sociale e capitale territoriale&rdquo;.<br /><br />&ldquo;Una idea di cambiamento, quella proposta dal presidente Pittella, il cui profilo programmatico e riformatore stenta ad essere percepito dalla comunit&agrave; di Basilicata&rdquo;. Lo ha detto il consigliere <strong>Romaniello </strong>(Sel) sottolineando che si tratta di &ldquo;un&rsquo;idea molto pi&ugrave; vicina al passato piuttosto che proiettata nel futuro. Un futuro dove l&rsquo;innovazione e la modernit&agrave; non possono essere annunciate&nbsp; ma vanno perseguite con azioni, comportamenti e proposte ben declinate nel tempo che viviamo assumendo quali punti prioritari la creazione di lavoro, la salvaguardia ambientale e la difesa del diritto all&rsquo;istruzione. Occorre &ndash; ha concluso – guardare al futuro nell&rsquo;interesse delle nuove generazioni&rdquo;.<br /><br />&ldquo;Per evitare il rischio della ridondanza &ndash; ha detto il consigliere <strong>Galante </strong>(Ri) &ndash; penso sia opportuno un contributo diverso: marcare la discontinuit&agrave; con il passato sottolineando la capacit&agrave; di stare al passo con i cambiamenti. Tra le priorit&agrave; nuove politiche per la formazione e la professionalizzazione dei giovani,&nbsp; misure economiche per l&rsquo;impresa. Sono questi gli strumenti importanti per lo sviluppo sostenibile. Ovviare ai tecnicismi ed alla burocrazia, spendendo con intelligenza e ribadendo l&rsquo;idea di una Basilicata in prospettiva con l&rsquo;abbandono di ogni visione di retroguardia&rdquo;.<br /><br />Per il consigliere <strong>Napoli </strong>(Pdl-Fi) &ldquo;solo riportando il dibattito e il confronto nella direzione di un cambiamento, tale da favorire la crescita e l&rsquo;occupazione, si riuscir&agrave; nell&rsquo;intento di far comprendere che l&rsquo;Europa non &egrave; una costrizione o, ancor peggio, un ostacolo ma un valore aggiunto. E&rsquo; evidente che per il futuro la svolta dovr&agrave; essere rappresentata dalla qualit&agrave; della spesa piuttosto che dalla quantit&agrave;. E se la ricerca e l&rsquo;innovazione rappresentano il pilastro della nuova politica economica e industriale regionale suggerita da Bruxelles, occorrer&agrave; intensificare la cooperazione tra universit&agrave;, centri di ricerca e imprese ed incoraggiare il trasferimento al mercato dei risultati della ricerca&rdquo;.<br /><br />&ldquo;Abbiamo oggi una quantit&agrave; di risorse a nostra disposizione tale che non possiamo sbagliarne la collocazione&rdquo;, ha esordito il capogruppo del Pd <strong>Cifarelli</strong>. &ldquo;Il raggiungimento della coesione economica, sociale e territoriale sono obiettivi condivisi, cos&igrave; come obiettivo condiviso &egrave; la creazione di nuovi posti di lavoro, creare cultura d&#39;impresa, attrare investimenti, sostenere le imprese, migliorare i servizi. Occorre rilanciare il dibattito sul nuovo periodo di programmazione comunitaria al nostro interno e con le altre Regioni meridionali &ndash; ha concluso l&rsquo;esponente del Pd – perch&eacute; il destino della Basilicata &egrave; legato al resto del Mezzogiorno&rdquo;.<br /><br />&ldquo;Le direttive europee ci impongono la necessit&agrave; di presentare oggi le macro aree di intervento &ndash; &egrave; il commento a caldo del presidente della Regione <strong>Pittella </strong>- da qui a qualche mese, dopo l&#39;interlocuzione con il partenariato diffuso, con sindaci, sindacati, rappresentanti datoriali e del mondo associativo, e lo stesso Consiglio regionale, si dovranno dettagliare meglio le misure finalizzate a dare concretezza alla visione della Basilicata che vogliamo affermare: connettersi al Mezzogiorno e all&#39;Europa, l&rsquo;agenda digitale, una regione competitiva, sostenibile, intelligente, che riesce a fare virt&ugrave; anche del valore aggiunto delle aree interne. Questa &egrave; l&#39;impostazione, il metodo e la prospettiva dei prossimi mesi, nei quali dovremo anche misurare le reali ricadute e i punti bui della programmazione 2007/2013 e confrontarli con il virtuosismo auspicato per la nuova programmazione 2014/2020&rdquo;.<br /><br /><br /><br /><br /><br /><br /><br /><br /><br /><br /><br /><br /><br /><br /><br /><br /><br />

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